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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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Prov<strong>in</strong>cia di Reggio <strong>Emilia</strong> MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

47<br />

9<br />

Guastalla<br />

Museo della Biblioteca Maldotti<br />

Guastalla, Biblioteca Maldotti: Vera da pozzo<br />

e monete della zecca di Guastalla. Tra i<br />

materiali lapidei, sistemati ai piedi dello<br />

scalone, figurano alcuni re<strong>per</strong>ti r<strong>in</strong>venuti<br />

<strong>in</strong> ambito locale, tra i quali un<br />

<strong>in</strong>teressante esemplare di mattone romano<br />

con il marchio di fabbrica, datato<br />

tra l’anno 17 e il 14 a.C., recu<strong>per</strong>ato nei<br />

pressi della basilica.<br />

Pregevole la vera da pozzo già nell’odierna<br />

piazza Garibaldi, decorata con gli<br />

stemmi dei committenti Ferrante I e<br />

Isabella di Capua.<br />

(e.l.)<br />

10<br />

Luzzara<br />

(Villa Su<strong>per</strong>iore)<br />

Museo Nazionale delle Arti Naïfs<br />

“Cesare Zavatt<strong>in</strong>i”<br />

Il museo, che ha sede nell’ex convento<br />

agost<strong>in</strong>iano presso la chiesa di S. Lorenzo<br />

<strong>in</strong> località Villa Su<strong>per</strong>iore, è stato fondato<br />

<strong>in</strong> seguito al primo concorso d’arte<br />

dedicato agli artisti naïfs, ideato e<br />

promosso dal regista e scrittore padano<br />

Cesare Zavatt<strong>in</strong>i, nativo di Luzzara. Le<br />

o<strong>per</strong>e presenti sono oltre duecento di<br />

vari artisti italiani e stranieri alle quali<br />

si aggiungono sessantasette esemplari<br />

realizzati <strong>in</strong> occasione del trentesimo<br />

anniversario della Resistenza nel 1975<br />

e ventiquattro donati nel 1991 dal Museo<br />

Internazionale di Arte Naive di Jan<br />

<strong>in</strong> Spagna, oltre ad altre donate da vari<br />

artisti. Tra le o<strong>per</strong>e si trova l’Aratura di<br />

Antonio Ligabue, depositata <strong>in</strong> comodato<br />

gratuito. Il museo conserva, <strong>in</strong>oltre,<br />

materiale grafico, fotografico e biobibliografico<br />

che testimonia questo particolare<br />

aspetto della vicenda artistica<br />

del Novecento.<br />

(e.l.)<br />

11<br />

Montecchio <strong>Emilia</strong><br />

(Aiola)<br />

Museo Etnografico<br />

“La Barchessa”<br />

La denom<strong>in</strong>azione del museo ricorda la<br />

tradizionale componente architettonica<br />

della corte rurale emiliana, rettangolare<br />

a pilastrata a<strong>per</strong>ta, atta al ricovero<br />

degli attrezzi, della canapa e dei cereali<br />

prima della lavorazione. È luogo privilegiato<br />

<strong>per</strong> la costruzione, la manutenzione<br />

e la riparazione degli strumenti<br />

di lavoro.<br />

I temi rappresentati dai circa tremila<br />

oggetti esposti e dal corredo fotografico<br />

conservato si riferiscono ai grandi lavori<br />

dei campi, dal dissodamento dei terreni<br />

alla mietitura; ai trasporti, alla tessitura,<br />

alla cuc<strong>in</strong>a, alla cant<strong>in</strong>a e ai mestieri<br />

del fabbro, del falegname e del sel-<br />

Le raccolte d’arte allestite presso la<br />

Biblioteca Comunale, istituita sul lascito<br />

dell’abate Marcantonio Maldotti, vennero<br />

acquisite tra Otto e Novecento <strong>in</strong><br />

seguito ad acquisti e donazioni di nuclei<br />

collezionistici diversi.<br />

La quadreria, ord<strong>in</strong>ata nel 1936, conserva<br />

alcuni pregevoli dip<strong>in</strong>ti dal XVII al<br />

XX secolo. Tra le altre, si ricordano o<strong>per</strong>e<br />

di Luca Ferrari, Giuseppe Bazzani, e<br />

di Giorgio Anselmi, autore di quattro<br />

tele con Episodi dell’Eneide giunte<br />

alla f<strong>in</strong>e degli anni Ottanta dalla raccolta<br />

Bis<strong>in</strong>i. Interessanti i ritratti sei-settecenteschi<br />

dei Gonzaga di Guastalla, tra<br />

i quali le pr<strong>in</strong>cipesse Teodora di Darmstadt<br />

e Carlotta di Schleswig-Holste<strong>in</strong>,<br />

nonché la nota serie degli otto ritratti<br />

femm<strong>in</strong>ili provenienti dalla villa Paralupi<br />

al Maso di Luzzara, importante testimonianza<br />

<strong>per</strong> la storia del costume nel<br />

XVII secolo. L’Ottocento locale è rappresentato<br />

dal rilevante nucleo delle<br />

tele del guastallese Antonio Gualdi.<br />

Conclude il <strong>per</strong>corso della p<strong>in</strong>acoteca<br />

una sezione naïf, con oltre duecento<br />

esemplari tra dip<strong>in</strong>ti, sculture e oggetti<br />

donati dallo studioso d’arte Nevio Iori.<br />

Nel <strong>per</strong>corso espositivo figurano, <strong>in</strong>oltre,<br />

m<strong>in</strong>iature ottocentesche, medaglie<br />

Luzzara, Museo Nazionale delle Arti Naïfs “Cesare Zavatt<strong>in</strong>i”: Luigi Pillittu, La famiglia

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