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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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192 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Rim<strong>in</strong>i<br />

Rim<strong>in</strong>i, Museo della Città: Domenico Ghirlandaio, S. V<strong>in</strong>cenzo Ferreri tra i Santi Sebastiano e Rocco, 1494<br />

Sette ed Ottocento (da Giovan Battista<br />

Costa a Giuseppe Soleri Brancaleoni, a<br />

Clemente Alberi, a Marco Capizucchi, a<br />

Guglielmo Bilancioni) f<strong>in</strong>o al primo<br />

scorcio del nostro secolo. Oltre alla pittura,<br />

il museo offre un vasto re<strong>per</strong>torio<br />

di o<strong>per</strong>e plastiche, materiali lapidei,<br />

ornati e arredi di epoche diverse e provenienti<br />

da vari luoghi ed edifici rim<strong>in</strong>esi<br />

sia pubblici che chiesastici.<br />

(o.p.)<br />

P.G. Pas<strong>in</strong>i, La P<strong>in</strong>acoteca di Rim<strong>in</strong>i, Milano<br />

1983; P.G. Pas<strong>in</strong>i, Museo della città, Verucchio<br />

1995.<br />

Lapidario Romano<br />

L’ord<strong>in</strong>amento del lapidario, nell’atrio e<br />

nel cortile dell’ex Collegio dei Gesuiti,<br />

risale al 1981. Nell’attuale contesto del<br />

Museo della Città, l’<strong>in</strong>teressante raccolta<br />

epigrafica costituisce la prima tappa<br />

di un <strong>per</strong>corso espositivo attraverso la<br />

storia di Rim<strong>in</strong>i dall’antichità ai giorni<br />

nostri, di cui si sta procedendo all’allestimento<br />

della sezione romana.<br />

La costituzione del nucleo epigrafico -<br />

esisteva una raccolta f<strong>in</strong> dal C<strong>in</strong>quecento<br />

- fu def<strong>in</strong>itivamente organizzata<br />

<strong>in</strong> modo sistematico da Luigi Ton<strong>in</strong>i,<br />

valente studioso locale, che raccolse i<br />

documenti epigrafici già noti, acquisiti<br />

nel corso dei secoli precedenti da diversi<br />

collezionisti rim<strong>in</strong>esi, e quelli venuti<br />

alla luce nel corso di scavi o ritrovamenti<br />

occasionali. Lo stesso Ton<strong>in</strong>i, nel 1872,<br />

realizzò una Galleria Archeologica nella<br />

sede della Biblioteca comunale, al piano<br />

terreno di Palazzo Gambalunga.<br />

Riallestito nel 1932, nell’ex convento di<br />

San Francesco, il Museo Archeologico -<br />

comprendente anche la vasta raccolta<br />

epigrafica - fu def<strong>in</strong>itivamente chiuso a<br />

seguito dei gravi danni subiti durante le<br />

ultime vicende belliche.<br />

All’<strong>in</strong>gresso del Museo della Città figurano<br />

alcuni pannelli musivi di eccezionale<br />

valore, risalenti al III secolo d.C.<br />

Assieme al cosiddetto Mosaico delle<br />

barche, è segnalabile la scena con il<br />

Pastorello c<strong>in</strong>ocefalo (secondo alcuni<br />

studiosi, potrebbe trattarsi di Anubi)<br />

proveniente da uno scavo urbano nell’odierna<br />

via Fratelli Bandiera. Le epigrafi,<br />

rimaste <strong>per</strong> qualche tempo depositate<br />

nell’area diroccata del museo,<br />

furono poi trasportate nel cortile della<br />

Rocca Malatestiana.<br />

Le iscrizioni rim<strong>in</strong>esi, ora <strong>in</strong>serite nel<br />

lapidario del Museo della Città, coprono<br />

un arco di tempo che va dal II secolo<br />

a.C. al IV secolo d.C. Si tratta prevalentemente<br />

di iscrizioni funerarie, ma<br />

sono presenti anche diverse dediche sia<br />

di carattere religioso che onorarie.<br />

Alcuni monumenti funerari di notevoli<br />

dimensioni attestano la ricchezza di cui<br />

godettero i notabili della colonia rim<strong>in</strong>ese;<br />

l’onomastica, i rapporti familiari,<br />

le consuetud<strong>in</strong>i del culto che emergono<br />

dai testi, tracciano un profilo centro-italico<br />

<strong>per</strong> molti dei <strong>per</strong>sonaggi che qui<br />

condussero la loro esistenza, ricoprendo<br />

<strong>in</strong>carichi di prestigio nella carriera<br />

municipale e avendo <strong>in</strong> precedenza militato<br />

nelle legioni.<br />

Risultano evidenti i legami con le grandi<br />

famiglie di Roma e la maggiore <strong>in</strong>fluenza<br />

esercitata da alcune gentes nell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong><br />

e nelle regioni limitrofe.<br />

(v.c.)

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