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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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Prov<strong>in</strong>cia di Reggio <strong>Emilia</strong> MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

45<br />

Correggio, Museo Civico: Arazzo fiamm<strong>in</strong>go raffigurante<br />

la caccia al c<strong>in</strong>ghiale (part.), XVI secolo<br />

5<br />

Correggio<br />

Museo Civico<br />

Il museo, allestito nell’ala occidentale del<br />

Palazzo dei Pr<strong>in</strong>cipi, è stato <strong>in</strong>augurato<br />

nel 1995 nell’ambito di un organico piano<br />

di lavori <strong>per</strong> la riorganizzazione degli<br />

istituti culturali e il recu<strong>per</strong>o del grande<br />

edificio storico. Il palazzo, fatto erigere<br />

dal 1507 da Francesca di Brandeburgo,<br />

vedova di Borso da Correggio, forse su<br />

progetto dell’architetto ferrarese Biagio<br />

Rossetti, aveva visto un primo <strong>in</strong>tervento<br />

di restauro delle facciate, ad o<strong>per</strong>a dell’<strong>in</strong>gegner<br />

Zucch<strong>in</strong>i nel 1925. L’edificio<br />

conserva il portale orig<strong>in</strong>ario <strong>in</strong> pietra d’Istria;<br />

nel cortile porticato sono collocati<br />

una vera da pozzo con lo stemma dei da<br />

Correggio e un leone marmoreo proveniente<br />

da un sepolcro romano r<strong>in</strong>venuto<br />

a Rio Saliceto (I-II secolo d.C.). Il nucleo<br />

orig<strong>in</strong>ario della raccolta civica, formata<br />

alla f<strong>in</strong>e del Settecento, è costituito da<br />

parti dei dodici arazzi di manifattura fiamm<strong>in</strong>ga<br />

tardoc<strong>in</strong>quecentesca che ornavano<br />

il palazzo. Nel 1813 la collezione venne<br />

<strong>in</strong>crementata da un gruppo di ritratti,<br />

cui si aggiunsero dip<strong>in</strong>ti di ambito locale,<br />

copie e <strong>in</strong>cisioni da Antonio Allegri detto<br />

il Correggio (1489-1534), cui si attribuisce<br />

il Volto di Cristo acquistato nel 1995.<br />

Una tavola di analogo soggetto, eseguita<br />

da Andrea Mantegna, si conserva nella<br />

sala dedicata al pittore padovano; nella<br />

collezione figurano dip<strong>in</strong>ti attribuiti al<br />

Moretto e a Mattia Preti; ritratti di Sante<br />

Peranda e Bartolomeo Passerotti, o<strong>per</strong>e<br />

di Domenico Panetti, Giulio Cesare Amidano,<br />

Jean Boulanger, fra Stefano da Carpi,<br />

Girolamo Donn<strong>in</strong>i, Luigi Asioli, oltre a<br />

nature morte e sculture di ambito padano<br />

del XVI secolo. Una banca dati <strong>per</strong> testi<br />

e immag<strong>in</strong>i fornisce <strong>in</strong>formazioni sul Correggio.<br />

Pannellature mobili documentano<br />

l’attività <strong>in</strong>cisoria di Paolo Toschi e<br />

Francesco Rosasp<strong>in</strong>a. Inf<strong>in</strong>e, la sezione<br />

archeologica raccoglie re<strong>per</strong>ti di ambito<br />

locale, di epoca preromana, romana e<br />

medievale, con prevalenza di frammenti<br />

ceramici. Nella collezione sono ospitati<br />

esemplari di monete coniate nella zecca<br />

di Correggio tra il 1569 e il 1630 e medaglie<br />

celebrative.<br />

(f.b.)<br />

A. Ghid<strong>in</strong>i (a cura), Il Museo civico di Correggio,<br />

Milano 1995.<br />

6<br />

Correggio<br />

(San Mart<strong>in</strong>o Piccolo)<br />

Museo delle Arti<br />

e delle Tradizioni Popolari<br />

Correggio, Museo Civico: Antonio Allegri detto Il Correggio, Volto di Cristo<br />

La raccolta, formata dal medico psichiatra<br />

Carlo Cont<strong>in</strong>i, è stata a<strong>per</strong>ta al<br />

pubblico nel 1970 presso la Scuola alberghiera<br />

di Carpi. Risale agli anni<br />

Ottanta il suo trasferimento nella sede<br />

attuale, costituita da un capannone e da<br />

una casa contad<strong>in</strong>a situati <strong>in</strong> prossimità<br />

di un vasto bosco di piante autoctone.<br />

Gli oltre duemila oggetti della collezione<br />

provengono <strong>in</strong> gran parte dalla pianura<br />

tra Reggio, Modena e Mantova, con<br />

particolare attenzione al folklore e alle<br />

tradizioni locali. Non mancano, tuttavia,<br />

materiali riguardanti altri territori,<br />

come alcune gramole <strong>per</strong> la canapa

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