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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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78 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Modena<br />

nes, è allestito al piano su<strong>per</strong>iore del<br />

Castello di Sestola. Documentato già nel<br />

IX secolo, il fortilizio è stato restaurato<br />

secondo i criteri dell’edilizia fortificata<br />

r<strong>in</strong>ascimentale, tuttora evidenti nella<br />

c<strong>in</strong>ta muraria a contrafforti dom<strong>in</strong>ata da<br />

una torre circolare.<br />

Sono oltre cento i pezzi esposti, databili<br />

dagli <strong>in</strong>izi del XVII secolo f<strong>in</strong>o ai nostri<br />

giorni, che documentano l’evoluzione<br />

della tecnica e della meccanica applicate<br />

alla costruzione di apparecchi <strong>per</strong> la<br />

riproduzione dei suoni e della musica.<br />

Dagli organetti ai piani a cil<strong>in</strong>dro (che<br />

utilizzano un meccanismo che consente<br />

alla macch<strong>in</strong>a di leggere la musica e<br />

dunque di suonare senza il musicista),<br />

agli autopiani, ai fonografi e ai grammofoni,<br />

gli strumenti esposti - quasi tutti<br />

funzionanti - possono essere ascoltati<br />

durante il <strong>per</strong>corso di visita.<br />

(p.t.)<br />

53<br />

Spilamberto<br />

Mostra Archeologica del Fiume<br />

Panaro<br />

La mostra, allestita <strong>in</strong> forma <strong>per</strong>manente<br />

al piano terra del torrione medievale,<br />

nasce alla f<strong>in</strong>e degli anni Settanta a<br />

seguito delle ricognizioni sul terreno e<br />

dei r<strong>in</strong>venimenti effettuati dalla competente<br />

Sopr<strong>in</strong>tendenza nella zona del<br />

Panaro. I materiali raccolti costituiscono<br />

una rilevante documentazione sullo<br />

sviluppo dell’<strong>in</strong>sediamento dalla preistoria<br />

all’età classica.<br />

È possibile apprezzare l’evoluzione dell’organizzazione<br />

territoriale e le caratteristiche<br />

delle diverse popolazioni, da<br />

quelle preistoriche s<strong>in</strong>o all’organizzazione<br />

fondiaria romana. Oltre a due pozzi<br />

d’acqua, uno parzialmente ricostruito,<br />

con relativi re<strong>per</strong>ti, tra gli oggetti<br />

esposti figurano corredi funebri di sepolcri<br />

dell’eneolitico: vasi troncoconici<br />

e boccali <strong>in</strong> terracotta, lame di selce,<br />

rame ed osso.<br />

(m.l.p.)<br />

Archeologia nel fiume Panaro, catalogo della<br />

mostra, Spilimberto 1979; B. Bagol<strong>in</strong>i (a cura), Il<br />

Neolitico e l’Età del Rame. Ricerca a Spilimberto<br />

e S. Cesario 1977-1980, Bologna 1981; B.<br />

Bagol<strong>in</strong>i (a cura), Archeologia a Spilimberto.<br />

Ricerche nel territorio (Spilimberto - S. Cesario),<br />

Bologna 1984.<br />

54<br />

Vignola<br />

Museo Civico<br />

Il museo è stato istituito nel 1978 <strong>per</strong><br />

<strong>in</strong>iziativa del Gruppo Vignolese Ricerche<br />

d’<strong>in</strong>tesa con l’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale,<br />

con l’<strong>in</strong>tento di conservare e<br />

valorizzare un cospicuo nucleo di re<strong>per</strong>ti<br />

geopaleontologici del fiume Panaro e<br />

delle aree limitrofe. Dopo una serie di<br />

mostre temporanee ed it<strong>in</strong>eranti, nel<br />

1986, si <strong>per</strong>viene all’a<strong>per</strong>tura al pubblico<br />

di un’esposizione <strong>per</strong>manente al<br />

secondo piano della palazz<strong>in</strong>a che ospita<br />

gli uffici comunali.<br />

I materiali del museo risalgono all’ambito<br />

geologico e paleontologico con particolare<br />

riferimento alle aree dell’Appenn<strong>in</strong>o<br />

modenese e al bac<strong>in</strong>o fossilifero<br />

del Panaro.<br />

Il <strong>per</strong>corso espositivo è articolato <strong>in</strong> due<br />

ambienti dedicati rispettivamente alla<br />

paleontologia e alla m<strong>in</strong>eralogia.<br />

Un primo settore illustra i concetti<br />

scientifici generali; una seconda parte<br />

riguarda l’ambito locale. La paleontologia<br />

è <strong>in</strong>trodotta da una serie di pannelli<br />

relativi alla formazione dei fossili. Tre<br />

bacheche presentano re<strong>per</strong>ti di provenienza<br />

estera, relativi alle ere paleozoica,<br />

mesozoica e cenozoica collegate<br />

all’illustrazione grafica del tempo geologico<br />

<strong>in</strong> senso bioevolutivo.<br />

La paleontologia locale è documentata<br />

dai fossili del Panaro r<strong>in</strong>venuti nelle<br />

aree di Vignola e di Marano.<br />

Tra i re<strong>per</strong>ti fossili si segnalano una<br />

mandibola di tapiro, ritrovata nel 1987,<br />

ed una costola di cetaceo.<br />

(g.b.p.)

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