Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Prov<strong>in</strong>cia di Piacenza MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />
19<br />
5<br />
Castell’Arquato<br />
Museo Geologico e Paleontologico<br />
Un primo nucleo museale si costituì nel<br />
1927 con una raccolta paleontologica -<br />
sistemata nei locali dell’ Archivio Comunale<br />
- sostanzialmente fondata sulla collezione<br />
di molluschi fossili di Odoardo<br />
Bagatti. Attualmente il museo ha sede<br />
nell’ex Ospedale di Santo Spirito che conserva,<br />
nella Sala del Cam<strong>in</strong>o, un pregevole<br />
soffitto a cassettoni. Si presentano<br />
materiali prevalentemente provenienti<br />
dal territorio locale. Nella particolare formazione<br />
pliocenica detta del “Piacenziano”<br />
sono stati r<strong>in</strong>venuti rari esemplari di<br />
cetacei fossili, nel 1934, nei calanchi di<br />
Monte Falcone e, nel 1983, <strong>in</strong> quelli di Rio<br />
Carbonaro. Si conservano oltre ottocento<br />
esemplari fossili di trecentosettantadue<br />
entità sistematiche ed un nucleo<br />
m<strong>in</strong>eralogico e petrografico.<br />
(g.b.p.)<br />
Castell’Arquato, Chiostro della Collegiata<br />
6<br />
Castell’Arquato<br />
Museo “Luigi Illica”<br />
Il museo è stato istituito nel 1964 <strong>in</strong><br />
seguito all’acquisto di un consistente<br />
numero di libretti d’o<strong>per</strong>a di Luigi Illica<br />
(1857-1919) da parte dell’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Comunale. Inizialmente allestito<br />
nel torrione del Duca, è stato poi trasferito,<br />
nel 1984, nella sede attuale del<br />
Palazzo Pretorio.<br />
La raccolta ricostruisce la figura del<br />
noto librettista, che scrisse <strong>per</strong> Giordano,<br />
Mascagni, Pucc<strong>in</strong>i. Avviata la felicissima<br />
collaborazione con Giuseppe<br />
Giacosa, compose i libretti di Bohème,<br />
Tosca, Madama Butterfly <strong>per</strong> Pucc<strong>in</strong>i;<br />
Iris, Le maschere e Isabeau <strong>per</strong> Mascagni;<br />
Andrea Chénier <strong>per</strong> Giordano.<br />
Oltre alla produzione letteraria, il museo<br />
raccoglie lettere autografe, materiali<br />
fotografici, costumi teatrali, bozzetti,<br />
locand<strong>in</strong>e. Si segnalano, <strong>in</strong>oltre, il<br />
pregevole ritratto eseguito da P. Guberti<br />
e la piccola macch<strong>in</strong>a da scrivere dello<br />
scrittore.<br />
(l.b.)<br />
M. Mor<strong>in</strong>i, Luigi Illica, Piacenza 1961; M. Mor<strong>in</strong>i,<br />
Illica Luigi, <strong>in</strong> Enciclopedia dello Spettacolo,<br />
VI, Roma 1975, pp. 490-492.<br />
7<br />
Castell’Arquato<br />
Museo della Collegiata<br />
Il museo è stato istituito nel 1932, a<br />
seguito dei lavori di riprist<strong>in</strong>o della Collegiata,<br />
edificio romanico consacrato<br />
Castell’Arquato, Museo della Collegiata: La Comunione<br />
degli Apostoli, paliotto, XIII secolo<br />
nel 1122 e più volte rimaneggiato f<strong>in</strong>o al<br />
radicale restauro del 1911. Della struttura<br />
orig<strong>in</strong>aria si conservano gli splendidi<br />
capitelli figurati degli <strong>in</strong>izi del XII<br />
secolo; parti della seconda metà del<br />
secolo sono state ricomposte nell’ambone<br />
e nell’altare maggiore. Le sculture,<br />
attribuite alla “Scuola di Piacenza”,<br />
si datano al 1170. La cappella di S. Cater<strong>in</strong>a,<br />
costruita ai primi del ’400, è decorata<br />
con affreschi coevi. Degni di segnalazione<br />
sono, <strong>in</strong>oltre, la vasca battesimale<br />
monolitica dell’VIII secolo e il Crocefisso<br />
della f<strong>in</strong>e del XIV. Alla stessa<br />
epoca risalgono i resti degli affreschi<br />
sulla parete adiacente un’absidiola della<br />
chiesa primitiva, raffiguranti La Tr<strong>in</strong>ità<br />
secondo un’<strong>in</strong>teressante iconografia<br />
poi giudicata eretica.<br />
Nel museo si conservano o<strong>per</strong>e d’arte,<br />
arredi e oggetti liturgici provenienti dalla<br />
Collegiata, tra i quali figurano una croce<br />
ambrosiana <strong>in</strong> argento cesellato da<br />
Bartolomeo Zucconi (1540), e notevoli<br />
tessuti come il paliotto di manifattura<br />
bizant<strong>in</strong>a del XIII secolo e il piviale di<br />
seta bianca del XV; <strong>in</strong>oltre, mobili, codici,<br />
documenti <strong>per</strong>gamenacei dal 1120 e<br />
antifonari del XVI e XVII secolo conservati<br />
nei locali attigui al chiostro. Nella<br />
quadreria figurano affreschi staccati del<br />
XV e del XVI secolo, un polittico a fondo<br />
oro degli <strong>in</strong>izi del Quattrocento, una<br />
Natività di Cristoforo Caselli (1502),