Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
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Prov<strong>in</strong>cia di Bologna MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />
109<br />
l’appartamento “barocchetto” hanno arredamenti<br />
<strong>in</strong> parte seicenteschi e stucchi<br />
e <strong>in</strong>tagli ispirati al gusto del primo<br />
Settecento; nell’alcova, <strong>in</strong>vece, allestita<br />
nel 1738 <strong>per</strong> le nozze tra Giuseppe Tozzoni<br />
e Carlotta Beroaldi, ambiente e corredi<br />
dialogano <strong>in</strong>sieme secondo il gusto<br />
leggiadro e barocchetto emiliano. Nel<br />
Settecento, presumibilmente <strong>in</strong>torno al<br />
1780, l’acquisizione di una quadreria privata,<br />
la Pigh<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>crementò le raccolte<br />
del palazzo che, <strong>in</strong> parte dis<strong>per</strong>se, ammontano<br />
attualmente a circa duecento<br />
dip<strong>in</strong>ti di epoca compresa tra la f<strong>in</strong>e del<br />
C<strong>in</strong>quecento e gli <strong>in</strong>izi del Novecento.<br />
Nella collezione prevale la componente<br />
bolognese (Lav<strong>in</strong>ia Fontana, Cesi, Passerotti)<br />
e romagnola (Fenzoni, Giani).<br />
Non mancano tuttavia le presenze venete<br />
di Giovan Battista Langetti, Pietro<br />
Liberi e Antonio Zanchi.<br />
Le vetr<strong>in</strong>e delle sale delle collezioni raccolgono<br />
stampe, medaglie, ceramiche,<br />
terrecotte, ricordi di famiglia e arredi<br />
liturgici provenienti dai vari altari di<br />
famiglia. Si segnalano poi la cuc<strong>in</strong>a e le<br />
cant<strong>in</strong>e, dove sono stati raccolti gli strumenti<br />
del lavoro contad<strong>in</strong>o legati al ciclo<br />
del grano, della canapa e dell’uva, alcuni<br />
dei quali provenienti dai possedimenti<br />
Tozzoni, fonte della loro richezza.<br />
A. Mazza (a cura), La collezione di Palazzo<br />
Tozzoni a Imola. Ipotesi <strong>per</strong> un catalogo,<br />
Bologna 1981; A. Mazza, P. Saviotti, A. Bassi,<br />
Nell’ “appartamento im<strong>per</strong>o” di Palazzo Tozzoni,<br />
«Il carrobbio», VIII, 1982, pp. 219-230; A.<br />
Mazza, I dip<strong>in</strong>ti veneti delle collezioni comunali<br />
di Palazzo Tozzoni a Imola, «Notizie da<br />
Palazzo Albani», XIV, n. 1, 1985, pp. 845-948.<br />
alle armi da fuoco, sono stati attuati quegli<br />
<strong>in</strong>terventi di trasformazione della<br />
struttura difensiva che le hanno conferito<br />
l’aspetto tipico delle rocche r<strong>in</strong>ascimentali.<br />
Il <strong>per</strong>corso di visita della rocca, restaurata<br />
negli anni Sessanta ed <strong>in</strong>augurata<br />
come sede museale nel 1975, si snoda<br />
attraverso sale, camm<strong>in</strong>amenti e torrioni.<br />
Nell’<strong>in</strong>terno si conservano le due notevoli<br />
raccolte di armi e ceramiche, che<br />
sono state oggetto, <strong>in</strong> tempi recentissimi,<br />
di studio, catalogazione e restauri. La raccolta<br />
di armi è composta da circa seicento<br />
pezzi che vanno dal XIII al XIX secolo.<br />
Si tratta, <strong>in</strong> prevalenza, di armi bianche,<br />
ma sono <strong>in</strong> buon numero anche le armature<br />
e le armi da fuoco, comprese le artiglierie<br />
da posta r<strong>in</strong>ascimentali.<br />
Nelle sale del mastio e del torrione sudovest,<br />
<strong>in</strong> un recentissimo allestimento<br />
arricchito da ampi apparati didascalici,<br />
sono esposte le ceramiche arcaiche del<br />
<strong>per</strong>iodo alidosiano r<strong>in</strong>venute durante i<br />
lavori di restauro effettuati negli anni Sessanta.<br />
La rocca ospita, <strong>in</strong>oltre, l’Accademia<br />
pianistica “Incontri con il Maestro”.<br />
(p.t.)<br />
G.L. Reggi, Ceramiche della Rocca Sforzesca di<br />
Imola, Imola 1974; La Rocca Sforzesca di<br />
Imola, Imola 1987; S.E.L. Probst, C. Ravanelli<br />
Giudotti, <strong>Musei</strong> Civici di Imola, La Rocca 1.<br />
Collezioni d’armi e ceramiche, Imola 1998.<br />
52<br />
Imola<br />
Museo del Risorgimento<br />
Inaugurato nel 1938, il museo è allestito<br />
nell’ex convento di San Francesco che<br />
ospita la biblioteca ed altre civiche istituzioni<br />
culturali, ma non è al momento visitabile.<br />
La sua formazione si deve a Romeo<br />
Galli, bibliotecario e conservatore delle<br />
civiche raccolte imolesi. Donate nel 1907<br />
dal conte Anton Domenico Gamber<strong>in</strong>i<br />
(1831-1910), fecero seguito altri nuclei<br />
di collezionisti privati. Il <strong>per</strong>corso museale<br />
si articola <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que sale. Nella prima,<br />
dedicata all’occupazione francese (1796-<br />
1814) si segnala la documentazione su<br />
Pio VII Chiaramonti, che fu vescovo di<br />
Imola. Nella seconda, si documentano i<br />
primi moti e la prima guerra d’<strong>in</strong>dipendenza<br />
(1821-1849) con cimeli e documenti<br />
su Giovanni Maria Mastai Ferretti<br />
vescovo di Imola poi papa Pio IX. Le<br />
vicende garibald<strong>in</strong>e sono largamente illustrate<br />
nella terza e nella quarta sala, mentre<br />
l’ultima sezione del museo è dedicata<br />
al contributo degli imolesi alle guerre<br />
coloniali e al primo conflitto mondiale<br />
(1895-1918).<br />
(p.t.)<br />
M. Marani, Il Museo del Risorgimento a Imola,<br />
«Rassegna storica del Risorgimento», XXVI,<br />
luglio 1939, pp. 845-848; F. Manc<strong>in</strong>i, La città di<br />
Imola. Il Palazzo dei <strong>Musei</strong>, Imola 1966.<br />
51<br />
Imola<br />
Collezioni d’Armi e Ceramiche<br />
della Rocca Sforzesca<br />
Le due raccolte sono ord<strong>in</strong>ate all’<strong>in</strong>terno<br />
della Rocca Sforzesca, grandiosa architettura<br />
caratterizzata da quattro torri<br />
angolari e mastio quadrangolare, già degli<br />
Alidosi, eretta nel 1259 su un preesistente<br />
fortilizio dell’XI secolo, successivamente<br />
ampliata e modificata. Durante il<br />
<strong>per</strong>iodo sforzesco, <strong>per</strong> adeguare la rocca<br />
Imola, Museo del Risorgimento