Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
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154 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Ravenna<br />
da una hydria a figure rosse attribuibile<br />
all’offic<strong>in</strong>a di Assteas e Python (IV<br />
secolo a.C.). Riccamente documentate<br />
<strong>in</strong>oltre alcune classi di oggetti come il<br />
vasellame a vernice nera, i balsamari<br />
dell’antica Apulia e le lucerne, che il collezionista<br />
raccolse nel tentativo di organizzare<br />
una campionatura completa <strong>per</strong><br />
l’età romana.<br />
Di un certo <strong>in</strong>teresse è la raccolta dei<br />
bronzi, tra i quali figurano fibule della<br />
prima e seconda età del Ferro, oggetti<br />
appartenenti all’<strong>in</strong>strumentum domesticum<br />
romano, piccole appliques ed alcune<br />
statuette di dest<strong>in</strong>azione votiva.<br />
Per la loro rarità, venata anche di un certo<br />
esotismo, meritano attenzione i re<strong>per</strong>ti<br />
provenienti dal Nord Africa - e<br />
segnatamente le stele con iscrizioni<br />
puniche dal tofet di Cartag<strong>in</strong>e - il cui<br />
possesso da parte del Ventur<strong>in</strong>i si deve<br />
alla carica di rappresentante diplomatico<br />
del governo di Tunisi <strong>in</strong> Ancona.<br />
Le arti decorative sono <strong>in</strong>vece rappresentate<br />
da maioliche abruzzesi e di produzione<br />
faent<strong>in</strong>a dei secoli XVII e XVIII.<br />
Notevole il desco da parto settecentesco<br />
della bottega Ferniani. Teiere, caffettiere,<br />
servizi da camera, vetri di uso<br />
corrente documentano la produzione<br />
italiana di suppellettili domestiche, con<br />
l’aggiunta di manufatti di produzione<br />
<strong>in</strong>dustriale.<br />
La raccolta numismatica è formata da<br />
una sezione antica con oltre trecento<br />
esemplari di età romana, mentre quella<br />
moderna annovera circa cento pezzi<br />
ottocenteschi europei e tunis<strong>in</strong>i. Il patrimonio<br />
naturalistico è costituito da<br />
fossili, conchiglie e m<strong>in</strong>erali esposti nei<br />
contenitori orig<strong>in</strong>ali dell’antico museo.<br />
L’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale di Massa<br />
Lombarda ha recentemente varato un<br />
progetto <strong>per</strong> la costituzione di un Museo<br />
della Città, comprendente - oltre alla Collezione<br />
Ventur<strong>in</strong>i - la quadreria e le altre<br />
raccolte civiche. Il museo avrà sede <strong>in</strong><br />
un edificio storico della città, appositamente<br />
ristrutturato. Nell’attuale sede,<br />
che fu della Confraternita di Santa Maria<br />
Assunta detta dell’Ospitale, resterà<br />
allestita la collezione d’arte di <strong>per</strong>t<strong>in</strong>enza<br />
ospedaliera.<br />
(f.l.)<br />
F. Lenzi, M.L. Pagliani, Carlo Ventur<strong>in</strong>i tra collezionismo<br />
e antropologia, Bologna 1982; M.L.<br />
Pagliani, <strong>Musei</strong> nascosti: la collezione Ventur<strong>in</strong>i<br />
di Massa Lombarda, «Rassegna di studi<br />
sul territorio», 3, 1983, pp. 56-63; F. Lenzi, Dal<br />
salotto al museo: una collezione tardo ottocentesca<br />
a Massa Lombarda, «Ippogrifo», III, 3,<br />
1990, pp. 393-399; F. Lenzi, Da una collezione il<br />
museo. A Massa Lombarda il recu<strong>per</strong>o di<br />
un’importante raccolta, «IBC Informazioni»,<br />
VI, 1-2, 1990, pp. 56-57.<br />
23<br />
Massa Lombarda<br />
Museo della Frutticoltura<br />
“Adolfo Bonvic<strong>in</strong>i”<br />
Il museo illustra il ruolo di Massa Lombarda,<br />
capitale della frutticoltura e della<br />
produzione agroalimentare dell’Italia<br />
settentrionale, f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e degli anni<br />
C<strong>in</strong>quanta. L’esistenza <strong>in</strong> loco di alcune<br />
tra le più note marche di succhi di frutta<br />
e aff<strong>in</strong>i ha <strong>per</strong>messo la raccolta di<br />
materiali relativamente recenti. Sono<br />
circa settecento i pezzi esposti nel<br />
museo - che ha sede all’<strong>in</strong>terno di un<br />
edificio di non antica costruzione -<br />
secondo l’impostazione scientifica dello<br />
storico Fiorenzo Landi.<br />
Al primo piano si trovano suppellettili<br />
della casa rurale, materiali relativi alle<br />
bonifiche e alla struttura poderale, e al<br />
secolare contratto di mezzadria, oltre<br />
ad un modello <strong>in</strong> scala dei locali di lavoro<br />
di un laboratorio <strong>in</strong>dustriale <strong>per</strong> la<br />
produzione di succhi di frutta.<br />
Il <strong>per</strong>corso espositivo cont<strong>in</strong>ua al secondo<br />
piano con un ricco corredo iconografico<br />
e documentale sulla storia della<br />
frutticoltura.<br />
(m.t.f.)<br />
Massa Lombarda, Museo Civico “Carlo Ventur<strong>in</strong>i”: Augusto Cicognani, Ricostruzione ideale delle<br />
stanze della Domus di Augusto sul Palat<strong>in</strong>o<br />
F. Landi, G. Monari (a cura), Il museo della frutticoltura<br />
di Massa Lombarda, Faenza 1989.