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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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Ezio Raimondi<br />

Un re<strong>per</strong>torio, un sistema<br />

Sono trascorsi più di qu<strong>in</strong>dici anni da quando l’<strong>Istituto</strong><br />

<strong>per</strong> i beni artistici, culturali e naturali pubblicava, a cura<br />

di Ranieri Varese, la Guida ai <strong>Musei</strong> dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>,<br />

affiancata, come spiegava il suo presidente,<br />

Giuseppe Gherpelli, da una prima <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e statistica<br />

delle raccolte della regione. Ed era dunque tempo di riprendere<br />

quel lavoro e di es<strong>per</strong>ire una nuova ricognizione<br />

della realtà museale e dei suoi <strong>in</strong>crementi e sviluppi,<br />

che, bisogna subito aggiungere, sono stati quanto<br />

mai rilevanti, con il moltiplicarsi delle proposte e<br />

con il crescere dell’attenzione alla varietà del patrimonio<br />

culturale e al suo significato non solo artistico ma<br />

civile. Così, proprio <strong>per</strong>ché questo paesaggio si è ampliato,<br />

è parso necessario elaborarne, a più mani ma<br />

muovendo naturalmente da una prospettiva comune,<br />

il corrispondente re<strong>per</strong>torio descrittivo, presentandolo<br />

anche, sul conf<strong>in</strong>e simbolico e reale del Duemila, come<br />

un riepilogo o un quadro analitico delle tendenze e<br />

delle risposte istituzionali alla f<strong>in</strong>e del secolo. Quasi a<br />

conclusione di un capitolo, se non addirittura di un ciclo,<br />

è una topografia che conviene conoscere e <strong>in</strong>sieme<br />

<strong>in</strong>terpretare nel vario comb<strong>in</strong>arsi di tematiche, architetture<br />

e luoghi tra passato e presente, modernizzazione<br />

e memoria.<br />

È vero che le Prov<strong>in</strong>ce <strong>in</strong>tanto hanno promosso a loro<br />

volta cataloghi e guide unificate dei propri musei con<br />

un’<strong>in</strong>formazione aggiornata e precisa, <strong>per</strong> di più <strong>in</strong> presa<br />

diretta; ma le loro esplorazioni illustrative si fermano,<br />

come è ovvio, al territorio prov<strong>in</strong>ciale e al suo costituirsi<br />

<strong>in</strong> sistema, <strong>in</strong> <strong>in</strong>sieme articolato e compiuto di<br />

senso. Ciò che non si può ricavarne è <strong>per</strong> l’appunto uno<br />

sguardo globale esteso a tutte le parti della regione, rispetto<br />

a cui i sistemi prov<strong>in</strong>ciali divengono momenti di<br />

un sistema più ampio, circoscrizioni autonome ma correlate<br />

di una nuova struttura unitaria <strong>in</strong> una mappa enciclopedica<br />

comune. Di qui la ragione aggiunta di un re<strong>per</strong>torio<br />

regionale con la sua logica <strong>in</strong>tegrativa e il suo<br />

disegno s<strong>in</strong>ottico, così da guidare il lettore o il curioso<br />

di prov<strong>in</strong>cia <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia e mostrargli, nella sorprendente<br />

pluralità delle forme e delle situazioni, dalla <strong>Romagna</strong><br />

adriatica all’<strong>Emilia</strong> padana, dalla Bassa all’Appenn<strong>in</strong>o,<br />

la convergenza di uno stile di vita, la comunanza<br />

di un costume, che si traduce soprattutto nella<br />

volontà di non dimenticare l’<strong>in</strong>venzione dell’uomo e le<br />

sue tracce, ciò che resta del suo rapporto storico con le<br />

metamorfosi della natura. Ma mentre registra e descrive,<br />

un re<strong>per</strong>torio è anche un <strong>in</strong>vito alla comparazione<br />

mettendo a confronto tipologie, condizioni, prestazioni,<br />

servizi, allestimenti, criteri, tassonomie, accertando<br />

aff<strong>in</strong>ità, differenze, contraddizioni, fissando gerarchie,<br />

alternanze, proporzioni come <strong>in</strong> un bilancio a più<br />

soggetti e più titoli, dove la razionalità deve <strong>in</strong>sieme fare<br />

i conti con i valori del caso. E <strong>in</strong> questo modo si rende<br />

visibile un’immag<strong>in</strong>e di sistema con la sua rete plurima<br />

di rapporti, con il suo <strong>in</strong>treccio di <strong>in</strong>teressi e di<br />

storie, con il suo potenziale di dialogo e di comunicazione<br />

<strong>in</strong>terna: non resta altro che metterlo alla prova.<br />

Nel nostro caso, forse, si può ripetere ancora una volta<br />

la vecchia e gloriosa def<strong>in</strong>izione <strong>per</strong> cui il museo è una<br />

istituzione al servizio della società, che acquisisce,<br />

conserva, comunica e presenta beni della natura e dell’uomo<br />

<strong>per</strong> l’accrescimento del sa<strong>per</strong>e, la salvaguardia

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