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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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Prov<strong>in</strong>cia di Ravenna<br />

MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

161<br />

di strumenti musicali meccanici, tra la<br />

metà dell’Ottocento ed il quarto decennio<br />

del nostro secolo.<br />

(p.t.)<br />

Guida <strong>in</strong>troduttiva agli strumenti musicali<br />

meccanici, Collezione Mar<strong>in</strong>o Mar<strong>in</strong>i, Ravenna<br />

s.d.<br />

32<br />

Ravenna<br />

(Mar<strong>in</strong>a di Ravenna)<br />

Museo Nazionale delle Attività<br />

Subacquee<br />

Il museo è stato di recente <strong>in</strong>augurato a<br />

Mar<strong>in</strong>a di Ravenna dalla “The Historical<br />

Div<strong>in</strong>g Society, Italia”, <strong>in</strong> alcuni locali forniti,<br />

tramite apposita convenzione, dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Comunale. Scopo del<br />

museo è quello di promuovere lo studio<br />

della storia delle attività subacquee<br />

anche mediante la realizzazione di mostre<br />

temporanee, l’organizzazione di convegni<br />

e la pubblicazione di strumenti<br />

divulgativi. Nelle varie sezioni espositive<br />

sono presenti attrezzature e materiali da<br />

palombaro, da subacqueo e strumenti <strong>per</strong><br />

foto-sub. Un’area è dedicata alla mar<strong>in</strong>a<br />

militare con il “maiale”, mezzo d’assalto<br />

subacqueo dell’ultimo conflitto mondiale.<br />

Si conserva <strong>in</strong> museo anche il gesso<br />

orig<strong>in</strong>ale della statua sommersa nelle<br />

acque di S. Fruttuoso <strong>in</strong> Liguria, raffigurante<br />

il Cristo degli Abissi, ad o<strong>per</strong>a dello<br />

scultore Guido Galletti.<br />

(s.v.)<br />

luce un quartiere termale, con calidarium<br />

a suspensurae, pavimenti marmorei<br />

e due piccole vasche. Il sito, rico<strong>per</strong>to<br />

all’<strong>in</strong>izio della seconda guerra<br />

mondiale, è stato <strong>in</strong>teressato da nuovi<br />

scavi a partire dal 1953.<br />

La villa risulta ancora oggi da esplorare<br />

nella sua totale estensione. I vasti ambienti,<br />

<strong>per</strong> tipologia e dest<strong>in</strong>azioni d’uso,<br />

ed i materiali <strong>in</strong> essi ritrovati (<strong>in</strong> parte<br />

esposti al Museo Nazionale di Ravenna),<br />

rendono la villa di Russi paragonabile<br />

alle maggiori dimore romane dell’Italia<br />

centrale. Sono stati recu<strong>per</strong>ati, e<br />

sono oggi visibili, pavimenti musivi a<br />

decorazioni geometriche di buona fattura,<br />

zoccolature di <strong>in</strong>tonaco a falso<br />

marmo, frammenti di <strong>in</strong>tonaci decorati<br />

a motivi vegetali stilizzati o sormontati<br />

da uccelletti.<br />

La visita è corredata da materiale <strong>in</strong>formativo<br />

e documentario riunito <strong>in</strong> un’apposita<br />

aula didattica.<br />

(s.v.)<br />

34<br />

Russi<br />

Museo dell’Arredo<br />

Contemporaneo<br />

Il museo si è costituito nel 1988 <strong>per</strong><br />

volontà dell’imprenditore ravennate R.<br />

Biagetti, su progetto di G.K. Koenig, F.<br />

Alison e G. Ghigiotti. Nell’edificio pr<strong>in</strong>cipale<br />

è ospitata una selezione di oltre<br />

centoc<strong>in</strong>quanta mobili e complementi<br />

d’arredo riuniti nella mostra <strong>per</strong>manente<br />

“Brani di storia dell’arredo, 1880-<br />

1980” e ambientati <strong>in</strong> una “scenografia<br />

lum<strong>in</strong>osa” ideata dall’architetto P. Castiglioni.<br />

Suddivisa <strong>per</strong> aree cronologiche,<br />

la collezione illustra, con arredi autentici<br />

e rieditati, il design spagnolo dell’epoca<br />

di Gaudí, passando all’Austria di<br />

Thonet, alla Scozia e all’Inghilterra di<br />

Mack<strong>in</strong>tosh, al Bauhaus, rappresentati<br />

da sedie, poltrone, tavoli, lampade ed<br />

altre creazioni. O<strong>per</strong>e di F.L. Wright<br />

documentano il razionalismo di primo<br />

Novecento, seguito dalla produzione di<br />

Rietveld, Le Corbusier, Van der Rohe,<br />

A. Alto f<strong>in</strong>o al grande design italiano<br />

33<br />

Russi<br />

Villa Romana<br />

La villa, il cui impianto orig<strong>in</strong>ario risale<br />

al I secolo a.C., è stata sco<strong>per</strong>ta casualmente<br />

nel 1938 durante l’escavazione di<br />

argilla <strong>per</strong> una vic<strong>in</strong>a fornace. La ragguardevole<br />

profondità, circa dieci-undici<br />

metri, è dovuta agli strati alluvionali<br />

che già dal tardo antico <strong>in</strong>teressarono la<br />

zona. I primi scavi hanno portato alla<br />

Russi, Museo dell’Arredo Contemporaneo

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