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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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158 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Ravenna<br />

Ravenna, P<strong>in</strong>acoteca Comunale: Marco Palmezzano,<br />

Santo martire<br />

<strong>per</strong>corsi espositivi <strong>per</strong> la costituzione di<br />

un “Museo d’Arte della Città”, con l’utilizzo<br />

a tal f<strong>in</strong>e degli spazi già occupati dall’Accademia<br />

di Belle Arti, di recente trasferita<br />

ad altra sede.<br />

(l.m.b.)<br />

C. Ricci, La Galleria di Ravenna, Bologna 1898;<br />

A. Arfelli, La Galleria dell’Accademia di Ravenna,<br />

Roma 1936; A. Mart<strong>in</strong>i, La Galleria dell’Accademia<br />

di Ravenna, Venezia 1959; G. Milantoni<br />

(a cura), Le o<strong>per</strong>e <strong>in</strong> piccolo della P<strong>in</strong>acoteca<br />

di Ravenna, Faenza s.d.; C. Giovann<strong>in</strong>i,<br />

F. Ricci, Museo, Scuola, Città. La galleria<br />

dell’Accademia di Ravenna, Bologna 1981; P<strong>in</strong>acoteca<br />

Comunale di Ravenna. O<strong>per</strong>e dal XIV<br />

al XVIII secolo, Ravenna 1988; P<strong>in</strong>acoteca<br />

Comunale di Ravenna. Nuove acquisizioni<br />

1975-1988, Ravenna 1988; Per un museo, catalogo<br />

della mostra, Ravenna 1989; P<strong>in</strong>acoteca<br />

Comunale di Ravenna. Collezione moderna<br />

800-900, Ravenna 1990; N. Ceroni, C. Spadoni<br />

(a cura), P<strong>in</strong>acoteca di Ravenna. Collezione<br />

contemporanea: donazioni, lasciti, acquisti,<br />

Ravenna 1994.<br />

26<br />

Ravenna<br />

Museo Ornitologico<br />

e di Scienze Naturali<br />

Il museo è stato <strong>in</strong>augurato nel 1970 a<br />

seguito dell’acquisizione da parte del<br />

Comune di Ravenna della donazione<br />

Brandol<strong>in</strong>i. Nella sala, <strong>in</strong>titolata all’ ornitologo<br />

ravennate, è esposto il nucleo<br />

orig<strong>in</strong>ario della raccolta, costituito dall’avifauna<br />

della prov<strong>in</strong>cia di Ravenna e<br />

della <strong>Romagna</strong>. Simbolo del museo è il<br />

pettirosso, il cui primo esemplare venne<br />

imbalsamato da Brandol<strong>in</strong>i nel 1906.<br />

Nel corso degli anni la collezione si è<br />

<strong>in</strong>crementata con esemplari di diffusione<br />

<strong>in</strong>ternazionale. Oltre alle raccolte<br />

ornitologiche, nel museo sono conservati<br />

altri nuclei collezionistici tra i quali<br />

particolarmente importante è quello<br />

dei lepidotteri. Unica nel suo genere è<br />

la sezione etnografica “Cavazzutti”.<br />

Corredano il <strong>per</strong>corso espositivo apposite<br />

sezioni didattiche. Nella biblioteca<br />

del museo, a<strong>per</strong>ta al pubblico e dotata<br />

di pregevoli volumi antichi, sono ospitate<br />

l’ovoteca, la discoteca e l’emeroteca.<br />

Recentemente il museo si è arricchito<br />

di una sezione dedicata ai fossili<br />

e ai m<strong>in</strong>erali, mentre è pure allo studio<br />

un piano generale di trasferimento del<br />

museo ad altra sede, onde consentire<br />

un riassetto di tutto il sistema <strong>per</strong> una<br />

sua più razionale fruizione.<br />

(g.b.p.)<br />

27<br />

Ravenna<br />

Museo del Risorgimento<br />

L’attuale ord<strong>in</strong>amento del museo, all’<strong>in</strong>terno<br />

della Biblioteca Classense, risale<br />

al 1997 e comprende i cimeli risorgimentali<br />

ravennati già presentati all’Esposizione<br />

Regionale Romagnola del<br />

1904. Rimasta sulla carta l’idea di trasformare<br />

la raccolta <strong>in</strong> una esposizione<br />

<strong>per</strong>manente, così come era avvenuto <strong>in</strong><br />

quegli stessi anni <strong>in</strong> altre città, i materiali<br />

furono riuniti <strong>in</strong> un deposito ed<br />

Ravenna, Museo del Risorgimento<br />

esposti <strong>in</strong> diverse occasioni celebrative<br />

(C<strong>in</strong>quantesimo della morte di Giuseppe<br />

Garibaldi, 1932; Centenario dell’unione<br />

con il Piemonte, 1959). L’odierno<br />

ord<strong>in</strong>amento rappresenta dunque la<br />

prima, stabile sistemazione della collezione,<br />

con una sezione espressamente<br />

dedicata a “Garibaldi e Ravenna - tra<br />

Storia e Mito (1848-1849)”.<br />

Oltre a numerosi documenti cartacei,<br />

bandi, locand<strong>in</strong>e, stampe, disegni, fotografie,<br />

sono esposti importanti cimeli,<br />

fra i quali si segnalano le armi e il mantello<br />

dell’eroe dei due mondi, i presunti<br />

stivali di Anita, lo sgabello utilizzato<br />

da Pio IX. È <strong>in</strong> corso lo studio di una<br />

nuova sistemazione museale nell’attigua<br />

chiesa di San Romualdo, ora Sacrario<br />

dei Caduti.<br />

(p.t.)<br />

Mostra del Risorgimento, <strong>in</strong> L’Esposizione Regionale<br />

Romagnola illustrata, 19 giugno 1904,<br />

pp. 3-6; G. Cortesi (a cura), Mostra del Risorgimento,<br />

Ravenna 1959; Garibaldi e Ravenna<br />

tra storia e mito (1848-1849). Verso il Museo<br />

del Risorgimento, Ravenna 1997.<br />

28<br />

Ravenna<br />

Planetario<br />

Si tratta di uno ZKP 2 della Zeiss. Inaugurato<br />

nel 1985, proietta su una cupola<br />

di otto metri di diametro, sotto la quale<br />

trovano posto c<strong>in</strong>quantadue <strong>per</strong>sone, la<br />

volta celeste con circa 5 mila stelle<br />

ripartite nei due emisferi; la mobilità<br />

delle strumentazioni consente di mostrare<br />

il cielo a qualsiasi latitud<strong>in</strong>e. Sono<br />

<strong>in</strong>oltre rappresentati a velocità su<strong>per</strong>iore<br />

i movimenti apparenti della volta<br />

celeste e il succedersi del giorno e della<br />

notte. Un modello <strong>in</strong> pianta illustra il<br />

sistema solare con la fascia dello zodiaco.<br />

Di grande effetto la simulazione della<br />

pioggia delle stelle cadenti, la visione<br />

del pianeta Giove coi quattro satelliti<br />

galileiani e la rappresentazione di una<br />

galassia <strong>in</strong> rotazione. Sulla cupola vengono<br />

<strong>in</strong>oltre proiettati i più importanti<br />

elementi di riferimento della geografia<br />

astronomica e scale graduate <strong>per</strong> il calcolo<br />

delle coord<strong>in</strong>ate astronomiche.

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