LINGUAE VASCONUM PRIMITIAE - Euskaltzaindia

Al nobile e giusto avvocato del Re,
colmo di ogni virtú e bontá,
al suo signore e padrone Bernard Lehete,
Bernard di Etxepare, suo umile servitore,
ben volentieri augura pace e salute.
Poiché i baschi sono capaci, valorosi e gentili, e tra di loro ci sono stati e
continuano ad esserci grandi dotti in tutte le scienze, sono stupefatto, signare,
che nessuno abbia tentato di comporre e scrivere, a beneficio della propria
lingua, una qualche opera in basco, affinché risultasse manifesto a tutto il
mondo che l'euskara e una lingua adatta come le altre a venire scritta. Equesto
il motivo per cui si trova ad essere sminuita e senza alcuna reputazione, e
pertanto tutte le rimanenti nazioni credono che nulla si possa scrivere in tale
lingua come esse scrivono nelle proprie.
E dato che ara Voi, signore, da uomo nobile e nativo di questi luoghi,
stimate, lodate e onorate il basco, io vi mando, come mio signore e padrone,
dei componimenti in versi baschi creati a misura della mia ignoranza, affinché
Voi, signore, dopo averli rivisti e corretti a vostro piacimento, li pubblichiate,
se vi sembra bene, cosicché riceviamo tutti dalla vostra mano una gemma preziosa,
la lingua basca a stampa, che non e esistita fino ad ora, e l'euskara cresca,
progredisca e si espanda dovunque in futuro a partire dal valido inizio che le
avete offerto, e abbiano i baschi nella loro lingua, come gli altri popoli, un po'
di dottrina e qualche materia scritta con cui intrattenersi, conversare, cantare
e passare il tempo, e coloro che verranno abbiano maggior stimolo a perfezionarla,
e restiamo tutti obbligati a chiedere a Dio di concedervi una vita prospera
in questo mondo e il paradiso nell'altro. Cosi sia.
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