LINGUAE VASCONUM PRIMITIAE - Euskaltzaindia

72 Fosti consigliere di altri, ora consiglia te stesso.
Quando ti pesa questo dolore, pensa a quello di laggiú,
Se eviterai la pena di poi con quella presente,
avrai speso il tuo tempo ben saggiamente.
76 Sapresti esortare chi si trovasse al tuo posto;
bene: ora ammonisci te stesso,
che non ti accada come alla candela,
che si consuma illuminando gli altri.
80 Se ti hanno fatto un grave torto,
raccomanda tutta la questione a Dio.
Lui dará a ciascuno quel che gli spetta:
gran punizione ai malfattori, gloria a chi ha sofferto.
84 Non dannarti a causa del rancore,
desiderando che il male colpisca il malvagio.
In questo modo offendi gravemente il Signore,
trasformandolo in boia ed elevando te stesso a giudice.
88 Se giudichi in qualcosa il tuo nemico
condanni con ció te stesso,
con I'aggravante che nulla ti potra scusare:
mostrami qualcuno che sia innocente.
92 Dio mio! Ho adesso una grande preoccupazione:
in questa cittá viene giustiziata molta gente.
Affinché io non muoia innocente in prigione,
forniscimi, per favore, il mezzo di uscire vivo,
perché il nemico non se la rida alle mie spalle:
«Ha perso li la vita perché era colpevole».
98 Come la liberta di tutti i beni e il maggiore,
cosi la galera di tutti i mali e il peggiore.
Che nessuno di voi cada come me in errore,
soppesate le parole altrui con diffidente rigore.
E difendi tu il mio diritto, o Signore.
Cosí sia.
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