U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...

LE TEORIE DEGLI STILI E LA TEORIA DEI GENERI 107
est, solutio autem simplicius & probi ingenii sigrmm » (p. 214): il nes­
so ipotattico, l'artificio della subordinazione deve manifestarsi princi­
palmente nel finale dei periodi più lunghi, quasi ad annodarli e ritor­
cerli (« ritorcimento », « raggiramento », « circonducimento » sono i ter­
mini usati per tradurre « circumactio », « circumductio », « circuitus »).
« Brevitas » e ipotassi possono, insomma, coesistere: proposizioni brevi,
ellittiche, pregnanti, possono caratterizzare periodi a struttura ipotat­
tica; o periodi brevi, formati di sola principale o di principale e subor­
dinata, susseguirsi e alternarsi ad altri più articolati. Certo non è del
grave il limitarsi esclusivamente alla paratassi (propria del « genus te­
nue »), che pure può talora produrre effetto di veemenza, né il disten­
dersi in periodi ampi, architettonicamente strutturati (il « perìodos » o
« circuitus » in senso tecnico, il periodo ciceroniano, se si vuole, che più
che manifestare fierezza e veemenza dimostra un superiore, armonico,
« magnifico » controllo di sé e della propria espressione). Questo, se
non erro, il significato dell'esordio del retore greco a proposito della
testura grave. Così lo pseudo-Demetrio può proseguire e precisare il di­
scorso affermando che « efficit autem quandam