U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...

LE TEORIE CLASSICHE DEGLI STILI
Notevole, per quel che mi riguarda, è la definizione dello stile elevato
come « figura gravis », sinonimo di « genus sublime », « oratio piena »
o « plenior » (Cicerone), o ancora « genus grande atque robustum »
(Quintiliano) 7 . Il termine « gravis » o « grave » per designare lo stile
elevato o sublime nell'ambito di una tripartizione degli stili compare
in altri autori fra cui lo stesso Cicerone.
Quello che ora importa notare è che la dottrina dei tre stili reto­
rici (« genera » o « formae dicendi », « charactères tès lèxeos » o « tès
hermenèias » 8 ) è trasmessa al Medioevo e all'Umanesimo soprattutto
dalla Rh e torte a ad Herennium, dalle opere ciceroniane Orator e De
oratore, d&ll'Institutio oratoria di Quintiliano e, con minore influenza,
dalle opere di Dionigi di Alicarnasso, che non compie un'esposizione
sistematica di tale dottrina, ma per lo più la applica a scopo critico
(è possibile ricostruirla, nella sua complessità, come teoria unitaria solo
facendo riferimento ad una serie di luoghi specifici).
È difficile, come sopra si è ricordato, fare riferimento alla dottri­
na dei tre stili nell'antichità come ad un unicum, perché in realtà mol­
te e di vario genere sono le differenze tra le dottrine dei singoli autori
e talora tra passi diversi di un medesimo autore; tuttavia è possibile,
a scopo pratico, proporre una tavola di corrispondenze terminologiche 9 :
GENUS (FORMA)
subtile
tenue
extenuatum
medium
mediocre
floridum
grande
robustum
sublime
grave
CHARACTÈR
ischnòs
litòs
mesos
miktòs
antheròs
glaphyròs
megaloprepès
hadròs
hypselòs
7 Cfr. rispettivamente Cicerone, De oratore, III, 199 e 212; e Quintiliano,.
Institutio oratoria, XII, 10, 58.
8 Sulla possibile distinzione di « lèxis » e « hermenèia », il primo da inten­
dersi come « delectus verborum » il secondo come « delectus verborum » e « com-
positio », cfr. Schenkeveld 1964, p. 67.
9 Rielaboro la tavola fornita dal Russell (1964, p. xxxvi).