U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
44 CAPITOLO 1<br />
Tagliabile nel volume più volte citato, riven<strong>di</strong>cando — oltre alla data<br />
zione alta — l'originalità e il rigore teorico dell'anonimo retore 51 . Per i<br />
fini del mio <strong>di</strong>scorso e per limiti <strong>di</strong> competenza non entrerò nel merito<br />
<strong>di</strong> questi problemi, che comunque non spostano <strong>di</strong> molto i termini <strong>della</strong><br />
questione relativa alla fortuna rinascimentale dell'operetta e alla sua<br />
azione in quel contesto. In particolare, sia che si debba datare al III-IV<br />
secolo a. C, sia che si collochi viceversa più tar<strong>di</strong> (sino all'età <strong>di</strong> Ermo-<br />
gene), le conseguenze del suo influsso nel tardo Rinascimento non cam<br />
biano. Il fatto che merita qui attenzione è — come anticipavo — il rap<br />
porto che, in<strong>di</strong>pendentemente dalla datazione e dall'originalità dello<br />
pseudo-Demetrio, si può instaurare fra alcuni aspetti delle teorie tri<br />
partite (e, se vogliamo, <strong>di</strong> quella ermogeniana) e <strong>di</strong> questa quadripar<br />
tita dello stile.<br />
Il Perì hermenèias <strong>di</strong>stingue quattro stili, che tratta nell'or<strong>di</strong>ne:<br />
1. megaloprepès (magnifico), 2. glaphyròs (ornato), 3. ischnòs (basso<br />
o umile), 4. demos (fiero o grave o veemente 52 ). L'autore non fornisce<br />
alcuna definizione <strong>di</strong> questi stili, dandola per nota, ma — come Ermo-<br />
gene — fornisce un grande numero <strong>di</strong> precetti particolari per ciascuno<br />
<strong>di</strong> essi, che — a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> Ermogene — sud<strong>di</strong>vide in tre sole cate<br />
gorie: <strong>di</strong>anoia, lèxis, synkèisthai, e cioè « sententia », « locutio », « con-<br />
structio verborum » (Vettori) o « concetto », « parole », « conveniente<br />
testura » (Segni). Ve<strong>di</strong>amo, comunque, nella traduzione latina del Vet<br />
tori, come egli introduce il problema <strong>della</strong> sud<strong>di</strong>visione degli stili:<br />
Sunt autem quattuor simplices notae, tenuis, magnifica, ornata, gravis; et, quod<br />
reliquum est, quae ex bis miscentur. Miscentur autem, non omnis cum omni, sed<br />
ornata quidem & cum tenui & cum magnifica, & gravis eodem pacto cum amba-<br />
bus. Sola autem magnifica cum tenui non miscetur; sed [magnifica & tenuis] tan-<br />
quam adversantur sibi ipsis, et e regione positae sunt, maxime utique contrariae.<br />
Qua de causa solas duas notas quidam esse has volunt: reliquas autem duas in<br />
me<strong>di</strong>o harum, ornatam quidem tenui tribuentes magis, magnificae autem gravem,<br />
51 Cfr. Morpurgo Tagliabue 1980, spec. parr. 11, 17, 18. Sul medesimo pro<br />
blema cfr. anche Schenkeveld 1964, pp. 72-80.<br />
52 Per la traduzione italiana fra parentesi mi conformo alle traduzioni <strong>di</strong> Se<br />
gni 1603 e <strong>di</strong> Adriani, Della locuzione: da notare che il Segni per il « deinòs »<br />
propone « veemenza », mentre l'Adriani oscilla tra « fiero » e « grave ». Il Mor<br />
purgo Tagliabue (1980, p. 75) traduce megaloprepès con «elevato», glaphyròs con<br />
« elegante », ischnòs con « piano » e deinòs con « energico o terribile » (si vedano<br />
anche i parr. 15 e 16 dell'op. cit., il primo dei quali è specificamente de<strong>di</strong>cato al<br />
termine deinòs e ai suoi significati). Da notare che lo pseudo-Demetrio non mo<br />
stra <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>ligere alcuno <strong>di</strong> questi stili.