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U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...

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CONCLUSIONI<br />

Nel corso <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o si è visto come la ricezione delle dottri­<br />

ne classiche degli stili in età rinascimentale sia stata resa problematica<br />

dalla loro stessa varietà e complessità, oltre che da una terminologia<br />

sovente non rigorosa e talora, anzi, confusa. Nell'accogliere un corpus<br />

<strong>di</strong> testi teorici vasto e rinnovato dalle acquisizioni più recenti — e in<br />

particolare dai trattati dello pseudo-Demetrio e <strong>di</strong> Ermogene, che pro­<br />

ponevano modelli stilistici pluripartiti, e dalla Poetica <strong>di</strong> Aristotele, che<br />

rimetteva in primo piano la co<strong>di</strong>ficazione dei generi — i teorici rinasci­<br />

mentali si trovavano <strong>di</strong> fronte alcuni compiti fondamentali, ma proble­<br />

matici: soprattutto, quello <strong>di</strong> integrare fra loro le <strong>di</strong>verse teorie degli<br />

stili ricevute dal mondo classico e quello <strong>di</strong> integrare tali dottrine con<br />

la teoria dei generi che si andava elaborando sulla scorta <strong>della</strong> Poetica<br />

.aristotelica. Più a monte stava il compito — essenziale per un'età che<br />

alle regole richiedeva <strong>di</strong> pianificare la produzione letteraria — <strong>di</strong> inte­<br />

grare la trattazione degli artifici retorici con quella degli stili, che le<br />

teorie tripartite viceversa tenevano separate, muovendo dal presuppo­<br />

sto che gli artifici retorici si potessero liberamente utilizzare e mesco­<br />

lare in qualsiasi testo, che fosse semplicemente la loro <strong>di</strong>versa frequenza<br />

a determinare il passaggio da uno stile all'altro e che stabilire quali arti­<br />

fici utilizzare e in quali circostanze fosse questione da affidare alla « pru-<br />

dentia » dell'oratore o del poeta.<br />

Il fatto poi che dottrine come quelle ermogeniana e pseudo-deme-<br />

triana (le quali oltre tutto introducono con forza la nozione <strong>di</strong> commi­<br />

stione stilistica che scalza quella tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> alternanza) propones­<br />

sero stile per stile un catalogo ragionato degli artifici appropriati a cia­<br />

scuno, si è visto essere con ogni probabilità il segreto del loro successo<br />

in età rinascimentale e una delle più forti motivazioni che spingevano

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