U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...

LE TEORIE DEGLI STILI E LA TEORIA DEI GENERI 131
In sostanza si può concludere che forse la fondamentale, certo la
più netta opposizione interna al sistema stilistico tardo-rinascimentale (a
partire dal medio Cinquecento), così sofisticato e ricco di sfumature e
di insensibili trapassi da una categoria all'altra, riguarda, da un lato, le
forme simmetriche, euritmiche e armoniche (compresi gli artifici gorgia-
ni, da utilizzare con moderazione, introducendo adeguate « sprezzatu­
re »), e, dall'altro, le forme asimmetriche, dissonanti, disarmoniche, esa-
sperabili sino alla cacofonia e all'oscurità intenzionali. Queste ultime,
associate a idee chiave della poetica e dell'estetica di quest'età, entrano
di prepotenza nel sistema delle forme regolari e ' virtuose ', mentre pri­
ma erano tendenzialmente considerate come ' viziose '. È questo, sul
piano delle tecniche stilistiche, forse il principale corrispettivo della pro­
fonda modificazione dei valori culturali e morali, in una parola del mu­
tamento di concezione del mondo che si viene attuando in questo pe­
riodo. Com'è naturale, queste linee di tendenza influiranno poi anche
sulla caratterizzazione del profilo stilistico di alcuni generi chiave del
sistema letterario medio e tardo-cinquecentesco.
5. - Quello tra gli stili e i generi è un rapporto complesso e, per
i teorici rinascimentali, un problema di non facile soluzione. Derivata
dalla constatazione della tendenza alla generale commistione delle forme
stilistiche, è la tesi, acuta ma solo in parte condivisibile, della Patterson:
« Any genre may admit a mixture of styles, and thè greater thè genre,
thè more styles it will admit; while thè rigid matching of style to genre,
as in thè Wheel of Virgil, is no longer desiderable or possible » 68 . As­
sodato il principio della liceità della commistione stilistica e dell'inap­
plicabilità del rigido criterio di connessione materia / stile / genere
della medievale ruota virgiliana, ciò che non convince completamente è
la tesi che all'eccellenza del genere (a meno che « thè greater » si rife­
risca alla categoria tecnica del « mègethos », il che non parrebbe) cor­
risponda la massima commistione stilistica; tesi che è frutto dell'esten­
sione del trattamento pasticciato della « deinòtes » ermogeniana a chiave
di volta e soluzione dei problemi teorici rinascimentali. In realtà, com'è
noto, al vertice del sistema dei generi medio e tardo-rinascimentale stan­
no, in stato di perpetuo contenzioso, il poema eroico e la tragedia. Eb­
bene, se il discorso della corrispondenza tra eccellenza e massima com-
68 Patterson 1970, p. 34. È il Minturno ad affermare ciò in modo esplicito;
-cfr. sopra 3. 1.