U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
IL PROBLEMA DELLO STILE NELLA POETICA DEL TASSO 195<br />
Non c'è naturalmente da stupirsi <strong>della</strong> sostanza <strong>di</strong> un tale schizzo<br />
-dei rapporti tra i <strong>di</strong>versi generi e i <strong>di</strong>versi stili, anzi la definizione del<br />
campo stilistico del co<strong>di</strong>ce epico — posta la possibilità <strong>di</strong> oscillazioni —<br />
può apparire scontata nell'ambito del sistema dei generi me<strong>di</strong>o-rinasci<br />
mentale. E tuttavia importa sottolineare come non del tutto scontata, e<br />
comunque significativa storicamente, sia, in<strong>di</strong>pendentemente da ogni al<br />
tra considerazione, già l'ammissione <strong>della</strong> possibilità <strong>di</strong> oscillazioni (o<br />
commistioni) stilistiche, in un'epoca in cui la vocazione alla magnifi<br />
cenza dello stile stava <strong>di</strong>venendo pressoché esclusiva, in cui la tra<strong>di</strong><br />
zione epico-cavalieresca appariva censurabile anche in virtù <strong>della</strong> sua<br />
inclinazione — eccessiva — al me<strong>di</strong>ocre, e cioè, in termini tassiani, per<br />
via <strong>della</strong> sua affinità con lo stile lirico. Nella storia <strong>della</strong> poetica tassia<br />
na, poi, è notevole come — per quanto rimanga in sospeso la questione<br />
<strong>della</strong> misura e delle « occorrenze » che legittimino il ricorso al me<strong>di</strong>o<br />
cre e al lirico — sin d'ora il Tasso avesse chiara e definisse con preci<br />
sione la complessità dei registri costitutivi del linguaggio epico, verso<br />
cui avrebbe sempre più intensamente in<strong>di</strong>rizzato i propri sforzi creativi.<br />
Adottando, poi, la partizione retorica più semplice delle tre con<br />
template nella Lezione (quella tripartita ciceroniana), il Tasso è costretto<br />
sin d'ora a introdurre elementi accessori (la « semplice gravita del tra<br />
gico ») per completare il suo schizzo del rapporto tra generi e stili, ov<br />
vero del sistema dei generi visto dalla specola dello stile. Ora, l'intro<br />
duzione <strong>di</strong> questa nuova nozione significa scindere, sul piano degli stili<br />
<strong>di</strong> genere, la categoria unitaria, sul piano degli stili retorici, <strong>di</strong> stile<br />
' magnifico o grave ' in stile magnifico e stile grave. Certo, trattando qui<br />
il Tasso <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> genere e non <strong>di</strong> stili retorici (essendo cioè interessato<br />
alla co<strong>di</strong>ficazione stilistica dei generi e non alla descrizione in astratto<br />
degli stili), il « grave » tragico può ben essere una variante del « ma<br />
gnifico » eroico, ma è un fatto che il Tasso qui, evitando <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong><br />
« semplice magnificenza » (espressione corretta se magnifico e grave in<br />
<strong>di</strong>cassero uno stile medesimo), scinde una terminologia che da per sino<br />
nimica nella Lezione ^ e tratta dei due stili <strong>di</strong> genere come <strong>di</strong> due realtà<br />
ben <strong>di</strong>stinte, più che se si trattasse <strong>di</strong> semplici varianti <strong>di</strong> un unico sti-<br />
58 Non è necessario ipotizzare che questa <strong>di</strong>stinzione sia uno degli apporti<br />
tar<strong>di</strong> al testo dei Discorsi: la possibilità <strong>di</strong> un'oscillazione nell'uso dei termini è<br />
legittima, in una fase <strong>della</strong> riflessione teorica tassiana che rivela incertezze e no<strong>di</strong><br />
irrisolti. D'altronde — altro in<strong>di</strong>zio <strong>della</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>della</strong> sintesi — anche in questi<br />
Discorsi il Tasso torna ad usare il termine « grave » in accezione più tra<strong>di</strong>zionale<br />
e più generica. Cfr. Discorsi arte poetica, pp. 52 e 54-55.