U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
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190 CAPITOLO 4<br />
il trattato del retore greco, almeno attraverso i suoi molti epigoni, pri<br />
mo il Trapezuntius, dovesse essere già noto al Tasso.<br />
Dall'altro lato, il Tasso parla a più riprese semplicemente <strong>di</strong> « stile<br />
epico » o « lirico » o « tragico ». Il significato <strong>di</strong> queste espressioni è<br />
<strong>di</strong> per sé sufficientemente chiaro: lo stile epico è lo stile o il composto<br />
stilistico appropriato al genere epico. D'altro canto l'uso <strong>di</strong> questa ter<br />
minologia è interessante per almeno due motivi: innanzi tutto perché,<br />
introducendo implicitamente la nozione <strong>di</strong> ' stile <strong>di</strong> genere ', suffragata<br />
nel corso dell'opera da altre affermazioni, mostra in modo evidente nel<br />
Tasso l'esigenza <strong>di</strong> un'integrazione delle dottrine degli stili con quelle<br />
dei generi; poi anche perché postula la specificità dello stile proprio<br />
dell'epica sia nei confronti degli altri ' stili <strong>di</strong> genere ', sia nei confronti<br />
degli ' stili retorici ' (per ora i tre o quattro <strong>della</strong> tra<strong>di</strong>zione cicero<br />
niana o pseudo-demetriana, poi i molti <strong>della</strong> tra<strong>di</strong>zione ermogeniana,<br />
con le complicazioni che si possono intuire). Se, infatti, è chiaro che lo<br />
« stile epico » è lo stile appropriato al genere epico, resta tuttavia da<br />
vedere se e in che misura esso coincida con gli stili retorici, cioè con le<br />
categorie retoriche tra<strong>di</strong>zionali. Gli scritti <strong>di</strong> poetica del Tasso sono gli<br />
unici testi, che io conosca, che nello sviluppo <strong>della</strong> trattazione paiano a<br />
questa data dare uno statuto teorico alla <strong>di</strong>stinzione tra le categorie<br />
che io ho chiamato ' stili retorici ' e ' stili <strong>di</strong> genere ', mirando abba<br />
stanza sistematicamente a definirle, accostarle e confrontarle 53 .<br />
Tale <strong>di</strong>stinzione trova, nello specifico del <strong>di</strong>scorso tassiano, la sua<br />
giustificazione nel fatto che tra stile appropriato al genere e stile defi<br />
nito in astratto, in effetti, viene instaurato un rapporto regolato da quel<br />
lo che possiamo definire ' criterio <strong>di</strong> prevalenza ' o ' criterio <strong>della</strong> domi<br />
nante stilistica '. Il Tasso, con sottigliezza ed acume, applica questa no<br />
zione teorica al problema specifico <strong>della</strong> definizione, in questo caso, del<br />
lo « stile epico ». Nonostante la fortissima, storicamente ovvia, pre<strong>di</strong>-<br />
53 Questo è l'esito del porre in primo piano la co<strong>di</strong>ficazione dei generi (che<br />
è la novità teorica <strong>di</strong> questi anni), associata però ad una sensibilità particolarmente<br />
acuta per i problemi dello stile, che certo veniva al Tasso anche dall'essere poeta<br />
in prima persona. Questa attenzione ai rapporti tra stili e generi è assai più ana<br />
litica e sistematica rispetto alle molte osservazioni che si potevano leggere, in<br />
scritti remoli e recenti, sullo stile oratorio o su quello storico, ad esempio, o ri<br />
spetto alla trattazione dello stile fornita da un Giral<strong>di</strong> Cinzio, certo interessante,<br />
ma — come si è visto — in larga misura ancora riferita ad uno stile eccellente in<br />
assoluto, per molti versi in<strong>di</strong>pendente dalla specificità del genere cui veniva ap<br />
plicato (segno questo, forse, dell'adozione <strong>di</strong> una prospettiva estetica più che re<br />
torica).