U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
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INTRODUZIONE<br />
vita », così com'è concepita dal Bembo, poi, e quella che si afferma nel<br />
progresso del secolo esistono — è lecito sin d'ora sospettare — <strong>di</strong>ffe<br />
renze sostanziali e parziali affinità, anche sul piano strettamente tecnico-<br />
stilistico, che si passano solitamente sotto silenzio.<br />
Diversa da quella <strong>della</strong> lirica, che può contare su autorevoli mo<br />
delli concreti, dal Petrarca al Bembo al Casa, è la situazione del poema<br />
eroico. Nessuno dei modelli recenti appare del tutto sod<strong>di</strong>sfacente e<br />
capace <strong>di</strong> interpretare la sensibilità in via <strong>di</strong> formazione o <strong>di</strong> adeguarsi<br />
elasticamente ad essa. Sul finire <strong>della</strong> per molti versi ancora bembiana<br />
Poetica <strong>di</strong> Bernar<strong>di</strong>no Daniello (e<strong>di</strong>ta nel 1536) il personaggio che por-<br />
e aspetti contenutistici, che era propria delle poetiche me<strong>di</strong>evali e che sarà in va<br />
ria misura e con <strong>di</strong>versi accenti riproposta nelle poetiche dell'età controriformi<br />
stica. Particolarmente incline a contestare una lettura puramente formalistica delle<br />
poetiche primo-rinascimentali è il Montano (1962), che afferma ad esempio che<br />
« la ragione più importante per cui il problema teorico non si pone e non c'è al<br />
cun tentativo dì definire i rapporti fra arte e vita morale, fra arte e realtà è nel<br />
fatto che tutto il processo <strong>di</strong> assimilazione <strong>della</strong> letteratura e dell'arte classica è<br />
avvenuto su una base <strong>di</strong> assoluta fiducia. Il mondo <strong>della</strong> poesia è per sé un mon<br />
do morale, elevato » (p. 106). Questo fatto — che invece lascerà, nei decenni sue<br />
cessivi, posto a dubbi anche tormentosi proprio sulla moralità <strong>della</strong> poesia e rispo<br />
sterà l'attenzione sui contenuti dell'arte — consente agli autori primo-rinascimen<br />
tali <strong>di</strong> concentrarsi sugli aspetti stilistici e formali, senza che questo implichi un<br />
<strong>di</strong>sinteresse per la materia da trattare e per i valori morali, o un atteggiamento<br />
estetizzante. Cosi a proposito del Bembo, « la sua opera ha una gran<strong>di</strong>ssima im<br />
portanza » — egli scrive — « proprio perché è una grande testimonianza <strong>di</strong> gusto<br />
concreto, <strong>di</strong> un alto senso dello stile, <strong>di</strong> una eccezionale esperienza d'arte. [...]<br />
Tutto questo non ha nulla a che fare con una inclinazione estetizzante o una ri<br />
cerca <strong>di</strong> sonorità verbali, <strong>di</strong> musicali armonie, con un compiacimento <strong>di</strong> suoni.<br />
[...] Il Bembo segue una linea <strong>di</strong> rigorosa coerenza, <strong>di</strong> regolarità stilistica. Tutte<br />
le sue considerazioni <strong>di</strong> suoni e sillabe, vocali, consonanti, il suo scrupolo <strong>di</strong> evi<br />
tare asprezze, suoni plebei, <strong>di</strong>ssonanze fanno parte del programma che tutto il<br />
Rinascimento ha perseguito, <strong>di</strong> norma, <strong>di</strong> purezza stilistica. [...] Si è anche par<br />
lato delle Artes <strong>di</strong>ctan<strong>di</strong> per queste parti dell'opera del Bembo. Ma siamo su un<br />
piano ben <strong>di</strong>verso, opposto a quello <strong>della</strong> trattatistica me<strong>di</strong>evale. Questa mirava<br />
a insegnare l'uso delle figure retoriche, offriva colores e flores presi <strong>di</strong>sparatamente<br />
da tutta la letteratura antica e specialmente da quella post-classica, era una pre<br />
cettistica rivolta ad insegnare gli artifici e i sottili mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>re. Quella del Bembo<br />
è una alta lezione pratica <strong>di</strong> gusto, una analisi stilistica che esclude la regola e fa<br />
appello alla sensibilità artistica. [...] Nell'umanesimo è la tranquilla sicurezza che<br />
la poesia, lo stu<strong>di</strong>o, la contemplazione <strong>della</strong> natura, le storie del mondo umano<br />
hanno già un fondo morale. Non c'è da cercare. [...] Il concetto umanistico <strong>della</strong><br />
imitazione poetica riposa anche esso su questa acccttazione, sulla fiducia che i va<br />
lori sono già dati e si può tranquillamente seguire l'esempio dei classici » (pp.<br />
100-103).