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U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...

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LE TEORIE DEGLI STILI E LA TEORIA DEI GENERI 111<br />

modo elegante-elevato dove vi è grazia e nobiltà [...], ma non arguzia;<br />

<strong>di</strong> un elegante-terribile dove vi è arguzia e asprezza [...] più che grazia;<br />

<strong>di</strong> un elegante poetico, nelle cose, senza arguzia 5 ».<br />

Per quel che mi riguarda, nella prospettiva <strong>di</strong> una lettura rinasci­<br />

mentale del trattato, sottolineerei, da un lato, proprio il limite che in<br />

questo caso riguarda l'analisi degli artifici formali e, dall'altro, però la<br />

possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare (nell'opposizione che ho segnalato tra concin-<br />

nitas, armonia e asprezza, irregolarità) una fondamentale polarità che<br />

trovava conferme anche in Ermogene — come vedremo — e un'in<strong>di</strong>ca­<br />

zione netta in merito alla possibilità e anzi all'opportunità <strong>di</strong> mescolare<br />

artifici appartenenti a campi stilistici <strong>di</strong>versi per ottenere composti com­<br />

plessi e sfumati o effetti particolari.<br />

3. - Ancor più articolato, analitico e complesso è il sistema sti­<br />

listico <strong>di</strong> Ermogene, seguito con varia fedeltà e ampiezza da molti re­<br />

tori rinascimentali. Anche in questo caso, e a maggior ragione, mi li­<br />

miterò a prendere in esame solo alcune delle categorie stilistiche da lui<br />

introdotte 32 , e precisamente « mègethos » e sue articolazioni interne,<br />

« kàllos » e « deinòtes », particolarmente utili per il proseguimento <strong>di</strong><br />

questo stu<strong>di</strong>o. Ad altre « ideai », quale ad esempio la « glykytes », farò<br />

qualche spora<strong>di</strong>co e rapido riferimento 33 .<br />

Il « mègethos » o grandezza, « la quale non è altro che una eleva-<br />

tione & una maestà del parlare », come <strong>di</strong>ce il Cavalcanti 3A, è l'idea che<br />

ha la maggiore articolazione interna, sud<strong>di</strong>videndosi in sei idee secon­<br />

darie. Queste sono ampiamente sovrapponibili e mescolabili nei testi<br />

concreti, come si è visto che accade in genere per tutte le forme ermo-<br />

geniane; tuttavia per le loro caratteristiche specifiche configurano una<br />

fondamentale opposizione tra « semnòtes » (« degnità », ma anche « gra­<br />

vita » o « magnificenza ») e « lampròtes » (« splendore », ma anche<br />

« forma illustre »}, da un lato, e « trachytes » (« asprezza ») e « spho-<br />

31 Ivi, pp. 94-95.<br />

32 Per le altre rimando allo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> Patterson (1970) e ovviamente ai vari<br />

trattatisti rinascimentali citati al cap. 1.4.<br />

33 Per i termini italiani utilizzerò in primo luogo quelli cavalcantiani, ricor­<br />

dando talora altre traduzioni. Per il problema terminologico cfr. cap. 1.4 e in<br />

particolare la tavola comparativa. Infine per la descrizione delle categorie reto­<br />

riche secondo le quali le <strong>di</strong>verse idee sono analizzate, rimando ancora una volta<br />

al cap. 1.4.<br />

34 Cavalcanti 1560, p. 334.

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