U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
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LE TEORIE DEGLI STILI IN ETÀ RINASCIMENTALE 55<br />
anni (nel complesso poco inclini alle sistemazioni teoriche) era destinata<br />
a restare per lo più confinata nelle scuole, ma che un secolo dopo si<br />
sarebbe <strong>di</strong>ffusa tanto da caratterizzare un'intera stagione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>. Il<br />
Trapezuntius, in questo senso, forse precorre i tempi. Fra l'altro, il Perì<br />
idèon <strong>di</strong> Ermogene, reintrodotto in Occidente dai retori bizantini e <strong>di</strong>f<br />
fuso manoscritto, proprio grazie alla Rhetorica del Trapezuntius, e<strong>di</strong>ta<br />
a stampa attorno al 1470, viene per la prima volta proposto ad un più<br />
ampio pubblico. Più tar<strong>di</strong>, nel corso del Cinquecento, le parafrasi, le<br />
riduzioni, gli adattamenti, le traduzioni <strong>di</strong> quest'opera si moltiplicheran-<br />
no influendo non poco sulla visione dello stile degli uomini del tardo<br />
Rinascimento.<br />
Il Me<strong>di</strong>oevo, in verità, non aveva completamente interrotto la tra<br />
<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> retorici, com'è noto, ma questo non invalida la sostan<br />
za del <strong>di</strong>scorso del Trapezuntius, per il problema specifico che qui inte<br />
ressa. Gli scrittori cristiani <strong>della</strong> tarda latinità e dell'alto Me<strong>di</strong>oevo ten-<br />
denzialmente avevano rifiutato la retorica antica in nome <strong>di</strong> una sem<br />
plicità e schiettezza espressiva che doveva rispecchiare la sostanza del<br />
pensiero, la verità delle idee, senza preoccupazioni <strong>di</strong> abbellimenti arti<br />
ficiali. « <strong>La</strong> semplicità povera e schietta, preoccupata solo <strong>della</strong> verità, »<br />
— scrive ad esempio il Catau<strong>della</strong> — « rappresenta anche per Agostino,<br />
come per tutti gli scrittori cristiani, l'essenza ideale dell'arte <strong>della</strong> pa<br />
rola » 3 . E in effetti nel De dottrina christiana Agostino, stu<strong>di</strong>ando gli<br />
stili e in particolare Voratio gran<strong>di</strong>s, esplicitamente esorta al dovere del<br />
la semplicità e condanna gli artifici retorici 4 . Era insomma principal<br />
mente il sermo humilis, nella logica <strong>della</strong> cultura cristiana, — com'è<br />
noto — lo stile deputato a rappresentare anche le verità e gli argomenti<br />
più sublimi 5 . Se, poi, in vario modo ci si era preoccupati <strong>di</strong> recuperare<br />
in una certa misura il patrimonio culturale dell'antichità, ciò non aveva<br />
significato dapprima un rifiorire degli stu<strong>di</strong> retorici, né soprattutto una<br />
attenzione analitica alla precettistica retorica antica in tutte le sue sfu<br />
mature. Sostanzialmente si ragionava sui problemi dello stile muovendo<br />
dalla tripartizione tra<strong>di</strong>zionale, senza indagare più a fondo. Più tar<strong>di</strong>,<br />
nel XII e XIII secolo, si era assistito ad una nuova fioritura <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />
retorici: anche artes <strong>di</strong>ctan<strong>di</strong> e poetriae, fenomeni storicamente pure no-<br />
3 Catau<strong>della</strong> 1959, p. 104.<br />
4 Cfr. Michel 1976, p. 294: Agostino « met l'accent sur le devoir de sempli-<br />
cité et marque sa défiance a l'égard du style fleuri ».<br />
5 Cfr. Auerbach 1956 e 1960.