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U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...

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250 CAPITOLO 5<br />

lativamente marginali nell'assunto tassiano. Il <strong>di</strong>alogo si apre con là<br />

rievocazione per opera <strong>di</strong> Orsina Cavaletta e del Forestiero Napolitano<br />

<strong>di</strong> un'antica <strong>di</strong>sputa da questi intrattenuta a Bologna con monsignof<br />

Galbiato circa il valore <strong>di</strong> un sonetto del Coppetta, Alle eccessive lo<strong>di</strong><br />

del sonetto da parte del Galbiato il Forestiero e cioè il Tasso aveva op­<br />

posto la manifesta superiorità <strong>di</strong> un sonetto del Casa su materia ana­<br />

loga, però « da lui trattata con maggiore artificio » 51 e cioè, in questo<br />

caso, con maggior aderenza alle norme dell'arte: il sonetto in questione<br />

è ancora Questa vita mortai, già esaminato nella Lezione, a ulteriore<br />

testimonianza <strong>della</strong> continuità dell'apprezzamento del Tasso per la poe­<br />

sia del Casa x , e a questa data <strong>della</strong> volontà — si potrebbe <strong>di</strong>re — <strong>di</strong><br />

riannodare il <strong>di</strong>scorso sulla poesia, a lungo trascurato, con uno dei suoi<br />

più antichi scritti in materia, <strong>di</strong> riandare quasi alle fonti stesse <strong>della</strong><br />

sua riflessione sulla poesia e lo stile.<br />

Il motivo <strong>della</strong> superiorità del sonetto del Casa che ora viene per<br />

primo messo in evidenza, fra i tanti addotti in occasione <strong>della</strong> <strong>di</strong>sputa,<br />

sta nel fatto che<br />

nel fine del sonetto il Coppetta <strong>di</strong>minuisce il suono il quale accresce monsignore,<br />

perché la rima del primo verso inanzi a l'ultima vocale ha due consonanti, ma<br />

quella de l'ultima è simplice, laonde a pena ferisce gli orecchi; ma da rima poco<br />

sonora comincia monsignore, e '1 fornisce con due consonanti inanzi l'ultima vo­<br />

cale (p. 617).<br />

Il motivo può apparire riduttivo e in effetti il forestiero stesso ammette<br />

che fu questa «risposta [...] assai giovenile »; tuttavia — egli prose­<br />

gue — « se non riguar<strong>di</strong>amo tanto il soggetto quanto l'artificio de lo<br />

spiegarlo, non è una de le minori considerazioni ». Se ne deduce che,<br />

trascorsi gli anni, il Tasso ha probabilmente accentuato l'importanza<br />

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