U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia La ...
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146 CAPITOLO 3<br />
valori estetici e al clima culturale del pieno Rinascimento, per quanto<br />
posto <strong>di</strong> fronte ai problemi teorici e critici sollevati dalla pu<strong>bblicazion</strong>e<br />
<strong>della</strong> Poetica aristotelica, dal <strong>di</strong>battito successivo ad essa e dall'insieme<br />
delle <strong>di</strong>scussioni <strong>di</strong> poetica, retorica e stilistica che proprio in questo<br />
me<strong>di</strong>o Cinquecento vanno configurando una svolta culturale <strong>di</strong> ampia<br />
portata. Pur se ad un livello meno alto <strong>di</strong> conflittualità <strong>di</strong> quello che,<br />
<strong>di</strong> lì a poco, sperimenterà il Tasso, il Giral<strong>di</strong> Cinzie deve mettere a<br />
confronto una tra<strong>di</strong>zione prestigiosa e ancora affascinante, che mostra<br />
però segni <strong>di</strong> esaurimento, e un insieme <strong>di</strong> istanze nuove, <strong>di</strong> natura<br />
varia e talora contrad<strong>di</strong>ttoria, che cooperano al superamento o allo<br />
snaturamento <strong>di</strong> quella. Con il Discorso dei romanzi il Giral<strong>di</strong> Cinzio<br />
si sofferma, però, ancora ampiamente al <strong>di</strong> qua del punto critico del<br />
non ritorno.<br />
Particolarmente interessanti sono quelli che ho chiamato appelli al<br />
lume del giu<strong>di</strong>zio del poeta, alla ciceroniana prudentia che deve soppe<br />
rire all'impossibilità <strong>di</strong> fornire regole certe, precetti precisi in materie<br />
delicate, complesse, ma essenziali per la riuscita artistica dell'opera, che<br />
proprio in questi anni <strong>di</strong>ventano oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>spute regolistiche accese.<br />
Sin dalle prime pagine, in ambito <strong>di</strong> trattazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>sposi fio, ma<br />
con implicazioni <strong>di</strong> carattere elocutivo e stilistico, ci imbattiamo in quel<br />
lo che sarà poi un motivo conduttore dell'intero trattato:<br />
Questa <strong>di</strong>sposizione non solo deve essere considerata nelle parti principali, che<br />
sono principio, mezzo, e fine, ma in qualunque particella <strong>di</strong> esse parti. E per que<br />
sta cagione non solo deverà aver considerazione a tutto il corpo [dell'opera] ma<br />
a qualunque parte <strong>di</strong> esso, sì che sia ciascuna messa con bell'or<strong>di</strong>ne al suo luogo,<br />
con bella grazia, e con la debita proporzione al tutto, con quella bellezza, e con<br />
quella vaghezza e con quella gravita e con quell'ornamento <strong>di</strong> parole e grazia che<br />
sarà a qualunque <strong>di</strong> essa propria e convenevole. Perocché come altra bellezza ed<br />
altro colore ricerca il viso, e questo e quella ricerca in altra forma il collo, il petto,<br />
e le braccia, e le altre membra, così vari e <strong>di</strong>versi sono gli ornamenti delle parti<br />
del poema, <strong>della</strong> qual cosa non si può dare altra legge, che ammonire lo scrittore,<br />
che col lume del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>scerna quello che conviene alla formazione del corpo,<br />
intorno al quale egli si affatica; avvertendolo però che in una parte non si affa<br />
tichi tanto che o ella faccia parere laide le altre, o la sua bellezza <strong>di</strong>venga defor<br />
me, per non si convenire con le altre parti 9°.<br />
L'ammonizione a esaminare con giu<strong>di</strong>zio gli ornamenti del poema,<br />
si associa qui esplicitamente con l'affermazione generalissima <strong>di</strong> un idea-<br />
90 Giral<strong>di</strong> Cinzio 1554, pp. 59-60. D'ora in avanti, come <strong>di</strong> consueto, le in<strong>di</strong><br />
cazioni <strong>della</strong> pagina <strong>di</strong> questo trattato saranno fornite tra parentesi nel testo.