Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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Condorcet 10 . Il motto dell’Accademia presto divenne Veritas et utilitas, ossia porre le<br />
verità della scienza, basata sugli esperimenti, al servizio del regno, per la risoluzione di<br />
problemi tecnico-scientifici e per migliorare le conoscenze tecniche. In particolare gli<br />
accademici si occuparono dell’illum<strong>in</strong>azione della città, del problema della conservazione<br />
dei grani e della seta, della disoccupazione degli operai, e <strong>in</strong> seguito anche del problema<br />
dell’<strong>istruzione</strong>.<br />
L’età giacob<strong>in</strong>a<br />
Dopo l’<strong>in</strong>vasione napoleonica del triennio 1796-1799 e una breve restaurazione austro-<br />
russa, fra il 1800 e il 1813, vi fu una nuova occupazione francese, durante la quale il<br />
territorio italiano fu <strong>in</strong> parte annesso alla Francia e diviso <strong>in</strong> diversi stati, tra cui a Nord la<br />
Repubblica italiana, dal 1805 trasformata <strong>in</strong> Regno d’Italia. In questo periodo si assistette<br />
non solo a un mutamento territoriale, ma anche della stessa società: il popolo com<strong>in</strong>ciava a<br />
essere visto dal governo come una componente attiva della società, al quale qu<strong>in</strong>di si deve<br />
assicurare una corretta formazione. Pertanto, l’eredità più importante che ci ha lasciato<br />
questo periodo non è tanto l’attuazione di riforme, bensì la presa di coscienza da parte<br />
dello Stato del concetto di scuola popolare, lontana dalla precettistica privata, cui la<br />
penisola italica era stata abituata da secoli.<br />
Un primo <strong>in</strong>tervento realizzato <strong>in</strong> questo periodo <strong>in</strong> vista di un ord<strong>in</strong>amento scolastico<br />
fu l’istituzione di una Commissione per il riord<strong>in</strong>o degli studi. Il 4 settembre 1802 fu<br />
approvata una legge organica sull’<strong>istruzione</strong> che divideva l’<strong>in</strong>segnamento pubblico <strong>in</strong><br />
superiore (a carico economico dello stato), medio ed elementare (entrambi a carico<br />
economico dei comuni). I primi quattro anni dell’<strong>istruzione</strong> primaria divennero obbligatori<br />
e gratuiti (legge del 12 febbraio 1812). Le uniche università riconosciute erano solo quelle<br />
di Pavia e Bologna.<br />
Per l’<strong>in</strong>segnamento medio furono istituiti i licei (biennali, ma anche triennali per un<br />
breve periodo), ispirati a quelli francesi, anche se spesso si trattava di università m<strong>in</strong>ori,<br />
riconvertite al grado medio, ma con <strong>in</strong>segnamenti aggiuntivi di livello universitario.<br />
L’eredità francese dei licei ebbe un ruolo fondamentale <strong>in</strong> Italia nel dare un posto centrale<br />
alle Scienze pure e applicate per la formazione dei giovani. I licei furono affiancati a<br />
g<strong>in</strong>nasi (quadriennali), scuole secondarie con un curriculum più limitato rispetto ai licei.<br />
10 Jean-Anto<strong>in</strong>e Caritat de Condorcet (1743-1794), enciclopedista, matematico, economista e politico<br />
francese.<br />
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