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Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte

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come le francesi École des M<strong>in</strong>es e École des ponts et chaussées, istituite a completamento<br />

della formazione presso l’École Polytechnique, <strong>in</strong> Belgio con l’École speciale du Génie<br />

civile di Gand e l’École speciale des m<strong>in</strong>es di Liegi, <strong>in</strong> Svizzera con il politecnico federale<br />

di Zurigo, o gli istituti politecnici tedeschi (Berl<strong>in</strong>o, Karlsruhe, Stoccolma, Monaco,<br />

Norimberga, Darmstadt, Dresda, Hannover e Brunswich). A differenza di tali scuole, però,<br />

Giulio premeva aff<strong>in</strong>ché l’Istituto fosse rivolto anche agli <strong>in</strong>gegneri che <strong>in</strong>tendevano<br />

dedicarsi alla libera professione o all’<strong>in</strong>dustria privata; conosceva, <strong>in</strong>fatti, le difficoltà che i<br />

giovani <strong>in</strong>gegneri avevano dopo la laurea nel tiroc<strong>in</strong>io pratico presso uffici di privati 407 .<br />

Inoltre, l’<strong>in</strong>tento di Giulio era che l’Istituto fungesse anche da “Scuola Normale” per i<br />

docenti, i professori e i maestri di scienze fisiche applicate nei Collegi nazionali e nelle<br />

scuole tecniche <strong>in</strong>dustriali pubbliche.<br />

Nel 1856 la proposta fu avanzata formalmente al M<strong>in</strong>istero da Giulio, <strong>in</strong> quell’anno<br />

nom<strong>in</strong>ato direttore dell’Istituto tecnico e presidente del Consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione e<br />

perfezionamento, ma non fu accolta. Fu, <strong>in</strong>vece, accettata la richiesta di trasferimento degli<br />

esami per i misuratori dall’Università all’Istituto. La proposta di creazione di un “corso<br />

speciale di geometria teorico-pratica” per gli aspiranti misuratori presso l’Istituto fu<br />

avanzata da Sella, <strong>in</strong> accordo con Giulio, e si realizzò con il Regio decreto dell’8 ottobre<br />

1857 e col Regolamento del 22 ottobre 1857, firmati dal m<strong>in</strong>istro G. Lanza. Il corso<br />

sopprimeva il grado di Agrimensore, durava 7 mesi, per 6 ore al giorno, nei giorni feriali e<br />

non aveva frequenza obbligatoria, per non gravare sugli studenti fuori sede. Il percorso di<br />

studi comprendeva lezioni di geometria “applicata all’arte del misuratore”, 408 Disegno<br />

geometrico e topografico; Agraria ed Estimo; e Forestale. Erano, <strong>in</strong>oltre, previste<br />

esercitazioni pratiche <strong>in</strong> campagna e nell’Istituto. Queste ultime consistevano, oltre che nel<br />

Disegno geometrico e topografico, nel maneggio pratico di strumenti di topografia e<br />

compilazione di relazioni tecniche. Gli esami f<strong>in</strong>ali si dividevano <strong>in</strong> tre prove:<br />

un’operazione pratica, un lavoro scritto comprendente specifici disegni e la discussione<br />

verbale di un esperimento.<br />

407 APT, faldone R. Istituto tecnico, C.I. Giulio, Notizie …, 1855, parte III, ms.; cit., p. 39.<br />

408 M<strong>in</strong>istro Lanza, Regolamento per l’esecuzione del regio decreto 8 ottobre 1857, concernente gli esami di<br />

ammessione e di patente degli aspiranti misuratori nel distretto universitario di Tor<strong>in</strong>o (escluso il ducato di<br />

Savoia), ed il corso speciale di geometria teorico-pratica nel regio Istituto tecnico di Tor<strong>in</strong>o, 22.10.1857,<br />

Tor<strong>in</strong>o; cit., capo II, art. 14.<br />

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