Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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spesso, l’assoluta mancanza di documenti autentici e sicuri, ma anche le questioni più<br />
sp<strong>in</strong>ose riguardanti la pubblica economia. Ciononostante evidenzia l’impegno di molti<br />
autorevoli colleghi, nell’<strong>in</strong>coraggiarlo, consigliarlo e nel fornirgli preziosi documenti 112 .<br />
Con l’<strong>in</strong>tento di fare un dettagliato bilancio dei progressi compiuti, dei problemi da<br />
risolvere e delle potenzialità ancora da sviluppare, Giulio arrivò a dare un vero e proprio<br />
programma per l’<strong>in</strong>dustrializzazione del paese, il cui elemento propulsore doveva essere il<br />
libero mercato.<br />
Il pensiero liberista di Giulio<br />
Sulla sp<strong>in</strong>ta del liberismo avviato dalla Rivoluzione francese e culm<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> Inghilterra<br />
con la rivoluzione <strong>in</strong>dustriale, Giulio si fece portatore <strong>in</strong> <strong>Piemonte</strong> di tale ideologia<br />
politica. Lo stesso Petitti di Roreto 113 , suo collega nella Commissione superiore di<br />
statistica, nel recensire l’opera sugli Annali universali di statistica, lo def<strong>in</strong>ì aderente a<br />
“quella economica liberalità, che i canoni della vera scienza <strong>in</strong>segnano” 114 . In particolare,<br />
Giulio era un fermo sostenitore dell’abolizione del sistema protettivo, attuato dal governo<br />
sabaudo f<strong>in</strong>o ai primi anni del regno di Carlo Alberto. Egli sostiene che la “libertà<br />
commerciale […] è il solo mezzo di conseguire una sicura prosperità.” 115<br />
Egli riteneva che il sistema daziario, proteggendo il mercato nazionale, avesse messo i<br />
produttori nella condizione di non doversi preoccuparsi della concorrenza. Ciò non solo<br />
aveva frenato l’efficienza del sistema economico e lo stimolo al costante perfezionamento,<br />
ma aveva <strong>in</strong>ciso anche sul malessere della collettività.<br />
La preoccupazione pr<strong>in</strong>cipale di Giulio, <strong>in</strong> realtà, non era quella di tutelare il libero<br />
mercato, ma il popolo. Nel suo Giudizio <strong>in</strong>siste, <strong>in</strong>fatti, nel sostenere che la politica della<br />
lenta ma progressiva abolizione dei dazi doganali, pur avendo complicato e, <strong>in</strong> alcuni casi,<br />
messo a serio rischio l’economia di molte fabbriche nazionali, garantisce prosperità al<br />
paese. Esso porta progresso e l’elim<strong>in</strong>azione del problema del contrabbando, nato per<br />
112 C.I. Giulio, Notizia storica sulla Esposizione del 1844, <strong>in</strong> Giudizio della Regia Camera di Agricoltura e di<br />
Commercio di Tor<strong>in</strong>o e Notizie sulla patria <strong>in</strong>dustria, Stamperia Reale, Tor<strong>in</strong>o, 1844; cit., p. XVIII. Una<br />
copia manoscritta di questa parte <strong>in</strong>troduttiva è conservata presso l’Archivio storico della prov<strong>in</strong>cia di<br />
Tor<strong>in</strong>o, cont. 39, cam. 1.<br />
113 Carlo Ilarione Petitti, conte di Roreto (1790-1850), laureato <strong>in</strong> legge all’Università di Genova, è<br />
considerato tra i più em<strong>in</strong>enti liberali del <strong>Piemonte</strong>; fu un economista, scrittore, politico, senatore del Regno<br />
di Sardegna e accademico.<br />
114 C.I. Petitti, Notizia sull’esposizione pubblica de’ prodotti dell’<strong>in</strong>dustria de’ regi Stati di terraferma di<br />
S.M. il Re di Sardegna, seguita <strong>in</strong> Tor<strong>in</strong>o dal 20 maggio al 30 giugno 1844, <strong>in</strong> Annali universali di statistica,<br />
, vol. LXXXI, Milano, 1844; cit., p. 947.<br />
115 C.I. Petitti, Notizia sull’esposizione…, 1844; cit., p. 948.<br />
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