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Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte

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il chimico Raffaele Piria (dal 1860 al 1865) e il fisico Carlo Matteucci (1811-1868,<br />

membro dal 1864 al 1868).<br />

Il sistema scolastico fu diviso <strong>in</strong> tre gradi: elementare (<strong>in</strong>feriore e superiore, entrambi<br />

biennali), secondario, a sua volta ripartito nei corsi di grammatica (3 anni), retorica (2<br />

anni), filosofia (2 anni); e universitario. Furono <strong>in</strong>oltre istituiti, <strong>in</strong> via sperimentale, corsi<br />

speciali, o scuole tecniche (qu<strong>in</strong>quennali), per l’avvio alle professioni nei Collegi-Convitti<br />

nazionali, istituiti a Tor<strong>in</strong>o, Genova e Nizza, negli edifici degli ex-collegi dei Gesuiti.<br />

Nell’articolo 4 del Regio Decreto del 1848 era data la seguente def<strong>in</strong>izione:<br />

Sono scuole speciali quelle che, cont<strong>in</strong>uando l’<strong>istruzione</strong> elementare, preparano<br />

all’esercizio delle professioni per le quali non è dest<strong>in</strong>ato alcuno speciale<br />

<strong>in</strong>segnamento nelle Università. 291<br />

Tali studi tecnici dovevano essere suddivisi <strong>in</strong> un corso speciale <strong>in</strong>feriore triennale e<br />

uno superiore di due anni. L’<strong>in</strong>troduzione di corsi speciali, dal carattere scientifico, dava<br />

un’alternativa agli studi prettamente classici delle scuole secondarie. F<strong>in</strong>ora, <strong>in</strong>fatti, la<br />

credenza comune, sostenuta soprattutto dal clero, era che il lat<strong>in</strong>o e una buona grammatica<br />

italiana fossero il “fondamento dell’umano sapere”. 292 Replicava il Giornale della Società<br />

d’Istruzione e di Educazione 293 nel 1850: “Che classicume!”, 294 sostenendo come tale<br />

<strong>in</strong>segnamento non desse poi grandi risultati a livello didattico e, soprattutto, sottol<strong>in</strong>eando<br />

che un percorso di studi scientifico tornava molto più utile a futuri mercanti, artieri, operai<br />

o artigiani, i quali <strong>in</strong> genere non erano figli di abbienti proprietari terrieri o <strong>in</strong>dustriali, e<br />

non potevano permettersi di term<strong>in</strong>are gli studi classici 295 . I corsi speciali, <strong>in</strong> particolare,<br />

prevedevano i seguenti <strong>in</strong>segnamenti: Religione, Lettere italiane, Matematica elementare,<br />

Storia antica e moderna, Geografia <strong>in</strong> servizio della Storia, Geografia statistica e<br />

commerciale, Disegno, Storia naturale, Fisico-chimica applicata alle arti, Meccanica<br />

applicata alle arti, e le l<strong>in</strong>gue francese, <strong>in</strong>glese e tedesca. Le lezioni di Matematica<br />

291 Regio Decreto 4-10-1848, n° 818, Titolo I, Dell’amm<strong>in</strong>istrazione della pubblica <strong>istruzione</strong>, art. 4.<br />

292 G. Barberis, Ord<strong>in</strong>amento dell’Istruzione <strong>in</strong> <strong>Piemonte</strong>, <strong>in</strong> Giornale della Società d’Istruzione e di<br />

Educazione (d’ora <strong>in</strong> poi GSIE), anno I, vol. I, parte I, <strong>in</strong>titolata “Studi critici, scientifici, letterari, statistici<br />

relativi all’<strong>istruzione</strong> e all’educazione”, Tor<strong>in</strong>o, Tipografia Paravia, 1850; p. 304.<br />

293 La Società d’Istruzione e di Educazione (1850-1852) fu fondata da un gruppo di 127 soci, tra cui i<br />

redattori dell’Educatore primario (1845-1848) ed esponenti del mondo della cultura e della scuola. Il<br />

Giornale usciva ogni 15 giorni, <strong>in</strong> fascicoli di due fogli. (Approfondimento <strong>in</strong> Appendice E)<br />

294 G. Barberis, Ord<strong>in</strong>amento …, <strong>in</strong> GSIE 1,1850, P.I,; p. 309.<br />

295 Il Magistrato della Riforma aveva stabilito negli anni ’30 una legge per cui gli studenti delle scuole<br />

secondarie erano tenuti a pagare un m<strong>in</strong>ervale, cioè una tassa stanziata per le pensioni dei professori; spesso<br />

era troppo gravosa e proibitiva per le famiglie più povere. Cfr. GSIE, 1, 1850, vol. I, P. II, Atti, Breve<br />

Rendiconto delle tornate del Comitato centrale ai 15, 17, 22 di marzo, ed ai 12 di aprile, 1850; cit., p. 102.<br />

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