Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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Appendice E<br />
La II Riunione degli Scienziati italiani (Tor<strong>in</strong>o, 1840)<br />
Dal 1839 al 1847, e dal 1862 al 1863, si tennero annualmente <strong>in</strong> diverse città d’Italia le<br />
Congressi degli Scienziati italiani. Si tratta di congressi <strong>in</strong> cui i più importanti uom<strong>in</strong>i di scienza del<br />
tempo s’<strong>in</strong>contravano e confrontavano.<br />
La prima “Riunione degli scienziati italiani” fu promossa a Pisa, nell’allora Granducato di<br />
Toscana, dallo zoologo Carlo Luciano Bonaparte (1803-1857, nipote di Napoleone I), il fisico,<br />
naturalista e astronomo Giovanni Battista Amici (1786-1863), il matematico e Provveditore<br />
Generale dell’Università di Pisa, Gaetano Giorg<strong>in</strong>i (1795-1874), il geologo e docente universitario<br />
di storia naturale, Paolo Savi (1798-1871) e il medico e professore di Cl<strong>in</strong>ica e medic<strong>in</strong>a<br />
dell’Arcispedale di Firenze, Maurizio Bufal<strong>in</strong>i (1787-1875). 549 Alla prima riunione parteciparono<br />
ben 421 tra scienziati, docenti universitari, tecnici di diverse formazioni; molti <strong>in</strong>gegneri<br />
provenivano da istituzioni militari o civili, nonché medici e agronomi.<br />
La presenza di un numero e di una varietà così ampia di partecipanti era segno di una volontà<br />
precisa dell’istituzione di essere “democratica”, e differenziarsi così dalle Accademie già esistenti<br />
<strong>in</strong> Italia, che altro non erano che circoli di alta specializzazione dal numero chiuso e prefissato.<br />
Oltre ai soci, cultori delle più varie discipl<strong>in</strong>e, potevano, dunque, assistere ai convegni anche gli<br />
“amatori” delle Scienze. In realtà, <strong>in</strong> generale, alle Riunioni partecipò <strong>in</strong> larga scala solo il pubblico<br />
colto, a fianco di studiosi tra i più famosi e maestri <strong>in</strong>signi.<br />
La “II Riunione degli Scienziati italiani” si tenne a Tor<strong>in</strong>o, nei saloni della Filarmonica, nel<br />
1840 per 15 giorni, sotto la presidenza del generale Alessandro di Saluzzo (1775-1851), figlio di<br />
Giuseppe Angelo (fondatore dell’Accademia delle Scienze). Vi parteciparono 573 scienziati.<br />
Evidenziamo le pr<strong>in</strong>cipali analogie tra questi Congressi e quelli della Società d’Istruzione e di<br />
Educazione.<br />
Nell’organizzazione: nell’Adunanza generale del primo giorno i partecipanti si dividevano <strong>in</strong> sei<br />
Sezioni, <strong>in</strong> ognuna i membri eleggevano (con votazione a schede segrete e a maggioranza<br />
assoluta di voti) il proprio Presidente. A differenza dei Congressi della Società i Vice-presidenti<br />
e i Segretari erano eletti dal Presidente 550 . Si ebbe, qu<strong>in</strong>di, la seguente suddivisione:<br />
549 Cfr. Società Italiana per il Progresso delle Scienze, Indice generale storico-cronologico alfabetico e<br />
analitico. Lavori, contributi e quadri direttivi (1839-2005), Tipografia Mura Srl, Roma, 2005; p. 14.<br />
550 Cfr. Atti della Seconda riunione degli Scienziati italiani, tenuta <strong>in</strong> Tor<strong>in</strong>o nel settembre del 1840,<br />
Tipografia Cassone e Marzorati, Tor<strong>in</strong>o, 1841; “Relazione del Prof. Giuseppe Gené, segretario generale”;<br />
pp. VII.<br />
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