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Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte

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La scuola per Misuratori e Agrimensori<br />

Un primo passo avanti verso la formalizzazione della formazione teorico-pratica delle<br />

professioni tecniche avvenne per i mestieri di Misuratore e Agrimensore. Nel 1845 fu<br />

emanato il Regolamento per la pratica da farsi dagli allievi misuratori e agrimensori,<br />

grazie al quale, partendo da alcune proposte di Giulio, fu avviato un processo di crescente<br />

statalizzazione del sistema d’<strong>istruzione</strong> <strong>tecnica</strong> per tali professioni. Occorre notare come<br />

tale esigenza sia una conseguenza diretta del progetto generale di modernizzazione del<br />

Regno di Sardegna; nonostante Misuratori e Agrimensori avessero una lunga tradizione<br />

alle spalle, erano richieste competenze tecniche all’avanguardia, <strong>in</strong> grado di far fronte ai<br />

mutamenti nelle campagne, allo sviluppo di nuove culture agricole, alla<br />

meccanicizzazione, ma anche al progressivo processo di urbanizzazione e alla crescita<br />

d’<strong>in</strong>frastrutture e servizi.<br />

L’importanza che hanno le professioni di Misuratore e di Agrimensore per la estesa<br />

loro <strong>in</strong>fluenza <strong>in</strong> affari di pubblico e di privato <strong>in</strong>teresse […]. 213<br />

I Regolamenti precedenti prevedevano che gli aspiranti al titolo di Misuratore e<br />

Agrimensore, dopo aver frequentato un corso di grammatica superiore, e averne sostenuto<br />

con successo l’esame, dovessero fare un tiroc<strong>in</strong>io, rispettivamente, triennale e biennale,<br />

presso un Ingegnere, Architetto, Misuratore o Agrimensore, al term<strong>in</strong>e del quale era<br />

previsto un esame da tenersi a Tor<strong>in</strong>o. Tuttavia, la preparazione degli studenti al term<strong>in</strong>e<br />

del praticantato era molto spesso <strong>in</strong>sufficiente: chi era addetto alla loro formazione aveva<br />

abbandonato gli studi da molto tempo (se com<strong>in</strong>ciati) e non era né aggiornato, né <strong>in</strong> grado<br />

di impartire gli <strong>in</strong>segnamenti richiesti all’esame f<strong>in</strong>ale. Inoltre, esisteva il fenomeno per cui<br />

i maestri spesso temevano di mettere a rischio il loro posto di lavoro, quello che Giulio<br />

def<strong>in</strong>ì “gelosia, che <strong>in</strong> ciascun allievo gli fa scorgere un rivale”. 214 Inoltre, capitava spesso<br />

che gli allievi ricevessero un certificato di pratica triennale, pur avendo fatto pochi mesi; o<br />

accadeva che alcuni mesi prima dell’esame essi prendessero lezioni private di Aritmetica e<br />

Geometria da un ripetitore approvato.<br />

213 Manifesto del Magistrato della Riforma sopra gli studi col quale si rende noto al Pubblico il Regolamento<br />

per la pratica da farsi dagli Allievi Misuratori ed Agrimensori, 10 settembre 1845, segretario Sobrero,<br />

Tor<strong>in</strong>o, Stamperia Reale, 1845, cit., nota <strong>in</strong>iziale.<br />

214 BPT, AG, cont. 42, Osservazioni sul Corso di Filosofia positiva e sull’<strong>in</strong>segnamento della Geometria<br />

pratica, lette nella seduta tenuta dell’Eccel.mo Mag.to della Riforma con <strong>in</strong>tervento de’ presidi il Agosto<br />

1842, s.d., ms.; cit., p.6v.<br />

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