Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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sempre paura del tuono che fa cadere l’allevamento, ma hanno imparato a dis<strong>in</strong>fettare le<br />
camere e a lasciarvi penetrare aria e luce <strong>in</strong> abbondanza”. 456<br />
Gli stabilimenti che, <strong>in</strong>vece, adottavano attrezzature e metodi più avanzati si trovavano<br />
perlopiù nel milanese, <strong>in</strong> particolare nel settore della sericoltura, che riuscì a mantenere<br />
una quota rilevante del mercato mondiale (circa 1/3) f<strong>in</strong>o alla prima guerra mondiale.<br />
Il Regio Politecnico di Tor<strong>in</strong>o (1906)<br />
Intanto, giunti alle soglie del Novecento, il lungo programma di riord<strong>in</strong>o delle Scuole<br />
tecniche entrò nell’”era giolittiana”, periodo d’<strong>in</strong>tenso sviluppo <strong>in</strong>dustriale, il cosiddetto<br />
“grande slancio”. Tra il 1896 e 1908, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong> Italia e <strong>in</strong> <strong>Piemonte</strong> ci fu un <strong>in</strong>cremento<br />
dell’<strong>in</strong>dustrializzazione e della domanda, non più di operai analfabeti, ma di manodopera<br />
qualificata. Lo statista Giovanni Giolitti (1842-1928), alla guida del governo italiano per<br />
oltre un decennio (1903-1914), <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con la tendenza dell’epoca, mirava ad accrescere<br />
l’<strong>istruzione</strong> popolare e professionale, per soddisfare le esigenze dello sviluppo produttivo<br />
nazionale, mediante il co<strong>in</strong>volgimento delle classi meno abbienti.<br />
Nel 1903 fu nom<strong>in</strong>ata una Commissione “per lo studio e l’ord<strong>in</strong>amento di un istituto<br />
politecnico nella città di Tor<strong>in</strong>o”, 457 composta, tra gli altri, da due grandi protagonisti del<br />
panorama scientifico: Stanislao Cannizzaro (1826-1910) e Vito Volterra.<br />
Il primo, laureatosi <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a all’Università di Palermo (1841), <strong>in</strong>traprese una<br />
prestigiosa carriera nel campo chimico. A Pisa nel 1846 fu assistente di Raffaele Piria<br />
(1815-1865), il primo chimico che preparò l’acido salicilico; negli anni successivi non solo<br />
fece scoperte ammirate a livello <strong>in</strong>ternazionale, ma fu sempre attento alla sua carriera<br />
d’<strong>in</strong>segnante; sembra che dicesse: “l’opera mia è quella di un modesto maestro di<br />
scuola!”. 458 Fu professore di chimica all’Università di Genova (1855), di Palermo (1865-<br />
’71), dove fu Rettore (1866-’68), e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a Roma (1871).<br />
Vito Volterra, <strong>in</strong>vece, fu uno dei pr<strong>in</strong>cipali fondatori dell’Analisi funzionale e della<br />
teoria delle equazioni <strong>in</strong>tegrali. Nato ad Ancona, si laureò all’Università di Pisa nel 1878 e<br />
fu ammesso l’anno successivo alla Scuola Normale Superiore, dove conobbe Enrico Betti<br />
(1823-1892). Insegnò Meccanica razionale all’Università di Pisa (1883), e a Tor<strong>in</strong>o (1892)<br />
e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, Fisica matematica a Roma (1900). All’<strong>in</strong>izio del secolo visitò le pr<strong>in</strong>cipali Scuole<br />
456 L. Bonnefon-Craponne, L’Italie au travail, Parigi, 1916, trad. It. Tor<strong>in</strong>o, 1991 ; cit., p. 28.<br />
457 Regio Decreto del 17.12.1903, a firma di Giolitti, Orlando e Rava.<br />
458 Senato del Regno, Atti parlamentari, Discussioni, 11.5.1910; Commemorazione di Stanislao Cannizzaro,<br />
tenuta dal Presidente Giuseppe Manfredi.<br />
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