Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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Anno Modalità d’esame 67<br />
1°, 2°, 3°<br />
4°<br />
Prova scritta su questioni assegnate dai professori di ciascun anno (tranne di<br />
Disegno l<strong>in</strong>eare).<br />
Presentazione lavori eseguiti per Disegno l<strong>in</strong>eare e valutati durante l’anno.<br />
Prova orale (45 m<strong>in</strong>uti) e visione delle prove precedenti.<br />
Esame privato<br />
Esame pubblico<br />
(solo dopo<br />
approvazione <strong>in</strong><br />
quello privato)<br />
Prova orale e lettura dei lavori (60 m<strong>in</strong>uti).<br />
Prova scritta su questioni assegnate dai 4 professori del<br />
corso.<br />
Visione prima dell’esame di 12 proposizioni proposte<br />
dai professori di Aritmetica e Geometria, e di<br />
altrettante dal professore di Fisica sperimentale.<br />
Prova orale con 4 membri dell’<strong>in</strong>tera Classe di<br />
Filosofia, estratti a sorte, su alcune delle tesi proposte<br />
(60 m<strong>in</strong>uti).<br />
La Classe di Matematica e Architettura<br />
Lettura di 4 lavori del candidato, scelti dai professori<br />
durante l’esame privato.<br />
Nel 1844 una Commissione formata dai professori: C. Promis 68 , G.A. Tecco 69 , Luigi<br />
Menabrea e Giulio; fu <strong>in</strong>caricata dal Magistrato della Riforma di realizzare un progetto di<br />
coord<strong>in</strong>amento per gli studi architettonici e matematici. Fu proprio Giulio a stendere nel<br />
giugno del 1847 la relazione f<strong>in</strong>ale. Nonostante non fosse stata proposta una vera e propria<br />
riforma degli studi, i cambiamenti proposti nell’ord<strong>in</strong>e logico dei corsi e nei rapporti tra le<br />
discipl<strong>in</strong>e, lasciavano trasparire una chiara volontà di porre la scienza al servizio dello<br />
Stato, e di elevare e def<strong>in</strong>ire la fisionomia dell’<strong>in</strong>gegnere piemontese. Si osserva, dunque,<br />
67<br />
Regolamento per i corsi di Filosofia superiore, di Matematica e di Architettura, <strong>in</strong> Manifesto del<br />
Magistrato …, 1847, art. 12.<br />
68<br />
Carlo Promis (1804-1874), laureatosi presso la Facoltà di Architettura di Tor<strong>in</strong>o nel 1828, si trasferì a<br />
Roma per dedicarsi a studi di archeologia e disegno di edifici antichi.<br />
69<br />
Giuseppe Andrea Tecco (1805-1846), ricevuto il titolo d’<strong>in</strong>gegnere idraulico e architetto civile presso<br />
l’Università, si specializzò nel disegno applicato alla professione militare. Fu professore all’Accademia<br />
militare.<br />
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