Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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Gli studenti del primo anno, una volta superato il selettivo esame di ammissione sulle<br />
conoscenze matematiche di base, frequentavano il corso del professor I. Pollone, <strong>in</strong> cui si<br />
apprendeva l’Analisi algebrica, la Trigonometria e la Geometria analitica, con i testi di S.F.<br />
Lacroix (tre testi di algebra e trigonometria: Éléments d’algèbre, Traité élémentaire de<br />
trigonométrie rectiligne et sphérique, et d’application de l’algèbre à la geometrie, e<br />
l’aggiunta di un terzo volume, sempre di Lacroix, di Analisi <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itesimale: Complements<br />
d’algèbre).<br />
Il corso di Architettura di C. Promis durava tre anni per gli studenti di Matematica e<br />
l’<strong>in</strong>tero quadriennio per quelli di Architettura. Il primo anno era dedicato ai primi elementi<br />
di disegno grafico e ornato, allo studio dei quattro ord<strong>in</strong>i architettonici del Vignola, alle<br />
proiezioni, alla teoria delle ombre e alla <strong>tecnica</strong> dell’acquerello per tracciarle. Nel secondo<br />
anno, dopo un approfondimento sugli ord<strong>in</strong>i, si avviava lo studio dettagliato degli edifici<br />
del R<strong>in</strong>ascimento italiano. L’ultimo anno era dedicato alla realizzazione di un progetto<br />
assegnato, diverso per ogni studente, <strong>in</strong> modo da applicare gli studi anteriori<br />
all’architettura moderna. Per il quarto anno, chi eccelleva sui compagni poteva dedicarsi<br />
all’architettura religiosa.<br />
Il corso di Giovanni Plana, dedicato al Calcolo differenziale e <strong>in</strong>tegrale, rappresentava<br />
uno scoglio per gli studenti di Matematica. Il corso di Geometria descrittiva di Ignazio<br />
Pollone comprendeva una parte teorica e una applicata (costruzione di viti,<br />
rappresentazioni di volte, taglio delle pietre, ombre, prospettiva, gnomonica, metodo dei<br />
piani quotati). L’aspetto pratico era particolarmente rilevante, tanto da non essere<br />
necessario un libro, bastavano, <strong>in</strong>fatti, le costruzioni fatte a lezione sotto la supervisione<br />
del docente.<br />
Il corso del professor G.A. Tecco di Geometria pratica e Costruzioni fu suddiviso <strong>in</strong> due<br />
cattedre dist<strong>in</strong>te, giacché discipl<strong>in</strong>e fondamentali per la formazione sia di abili <strong>in</strong>gegneri,<br />
sia di costruttori, e che qu<strong>in</strong>di non potevano essere limitate nei tempi e nell’esposizione<br />
teorica. In particolare, dal 1846-47 il corso di Costruzioni fu affidato al professor F.<br />
Menabrea. Quest’ultimo fu particolarmente attento alla parte applicativa della discipl<strong>in</strong>a,<br />
erano previste lezioni orali ed esercitazioni, una volta la settimana, nel giorno di vacanza,<br />
presso magazz<strong>in</strong>i, depositi di materiali da costruzione, offic<strong>in</strong>e, fabbriche <strong>in</strong> costruzione e<br />
edifici tor<strong>in</strong>esi term<strong>in</strong>ati. Anche la parte teorica non perdeva mai la f<strong>in</strong>alità applicativa: si<br />
affrontavano i temi dei materiali per costruzioni, le norme per l’esecuzione di lavori<br />
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