Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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l’amm<strong>in</strong>istrazione statale per alcune professioni esisteva, e spesso era richiesto dai<br />
professori stessi, che crearono corsi specifici <strong>in</strong> collaborazione con i m<strong>in</strong>isteri <strong>in</strong>teressati;<br />
un esempio fu il corso di Agraria, ma lo stesso discorso valeva per chi <strong>in</strong>tendeva lavorare<br />
nell’amm<strong>in</strong>istrazione del catasto o del demanio, o divenire perito di tribunale 403 .<br />
Il collegamento con la facoltà di matematica dell’Università era, <strong>in</strong>vece, molto più<br />
esplicito e forte, non solo per i professori 404 , ma anche perché alcuni corsi universitari<br />
erano <strong>in</strong> comune e si svolgevano all’<strong>in</strong>terno dell’Istituto, come quello di Chimica<br />
docismatica. In realtà l’ambizioso progetto di Giulio puntava a rendere l’Istituto un organo<br />
parallelo all’Università, detentore di un sapere teorico-pratico, <strong>in</strong>dispensabile per la<br />
formazione degli <strong>in</strong>gegneri: nella sua Relazione al m<strong>in</strong>istro dei Lavori Pubblici egli si fece<br />
portavoce delle idee, che ormai da anni circolavano tra la classe dirigente e il mondo<br />
scolastico (<strong>in</strong> particolare nella Società d’Istruzione e di Educazione), ossia di trasformare<br />
l’Istituto <strong>in</strong> una vera e propria “Scuola di applicazione” per gli <strong>in</strong>gegneri (“delle strade<br />
ferrate”, “di acque e strade” e “delle m<strong>in</strong>iere”) 405 , obbligatoria per poter entrare nei<br />
Corpi del Genio civile e delle M<strong>in</strong>iere.<br />
[…] la quotidiana sperienza dimostra troppo chiaro, che se a formare eccellenti<br />
<strong>in</strong>gegneri si richiede una solida ed estesa <strong>istruzione</strong> teorica, più <strong>in</strong>dispensabile<br />
ancora è un tiroc<strong>in</strong>io pratico che <strong>in</strong>segni a far buon uso delle conoscenze acquistate,<br />
a supplire con l’attenta osservazione de’ fatti alle lacune della scienza e tale che<br />
formi, come si suol dire, l’occhio pratico, che faccia conoscere al giovane <strong>in</strong>gegnere<br />
i metodi migliori e più acconci alle condizioni speciali di luoghi, di tempi, nelle quali<br />
egli avrà da operare. Questo pratico tiroc<strong>in</strong>io che l’educazione universitaria non<br />
può dare, e nella quale essa non può per niun modo supplire, dove la possono<br />
compiere i nostri <strong>in</strong>gegneri? 406<br />
L’Istituto voleva, dunque, assumere il carattere centrale e di completamento degli studi<br />
scientifici, tipico delle grandi scuole di applicazione europee, anche dette politecniche,<br />
403<br />
Per esempio, nel 1860 il direttore generale del Catasto, Antonio Rabb<strong>in</strong>i, chiese a Sella di tenere un breve<br />
corso di litologia, <strong>in</strong> cui si potesse affrontare lo studio delle rocce e dei terreni. Cfr. G. e M. Quazza, ES, vol.<br />
I, lettera di Sella al M<strong>in</strong>istro della Pubblica Istruzione, Gabrio Casati, della metà di gennaio 1860, Tor<strong>in</strong>o;<br />
cit., p. 245.<br />
404<br />
Per esempio Q. Sella nel novembre del 1853 fu nom<strong>in</strong>ato professore sostituto del corso di algebra e<br />
geometria complementare per il corso di filosofia positiva e del corso preparatorio all’esame di ammissione<br />
dell’Università.<br />
405<br />
APT, faldone R. Istituto tecnico, C.I. Giulio, Notizie storiche sul Regio Istituto tecnico, 1855, parte III,<br />
ms.; cit., pp. 37-38.<br />
406<br />
APT, faldone R. Istituto tecnico, C.I. Giulio, Notizie …, 1855, parte III, ms.; cit., p. 36.<br />
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