Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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impadronirsene; 470 ideale molto vic<strong>in</strong>o a quello dei Congressi degli scienziati italiani. Il<br />
carattere democratico si esprimeva anche nella struttura della Società, articolata <strong>in</strong> ben 14<br />
sezioni, tra le quali ampio spazio fu dato alle Scienze applicate, <strong>in</strong> risposta alle esigenze di<br />
un Paese <strong>in</strong> mutamento. 471<br />
La Società sfruttò, qu<strong>in</strong>di, i punti di forza e la struttura delle vecchie associazioni e<br />
Accademie, ma seppe anche essere un’adeguata risposta alle nuove istanze del progresso,<br />
della modernizzazione italiana, della nascente società di massa e del nuovo ruolo sociale<br />
della cultura. Tra i soci che parteciparono alle Riunioni dal 1907 ci furono, oltre al primo<br />
presidente Vito Volterra, il chimico Giacomo Luigi Ciamician (1857-1922), lo scienziato e<br />
medico Camillo Golgi, Valent<strong>in</strong>o Cerruti, Alfonso Sella (1865-1907, figlio di Qu<strong>in</strong>t<strong>in</strong>o),<br />
Stanislao Cannizzaro, Federigo Enriques, lo statistico ed economista Rodolfo Ben<strong>in</strong>i<br />
(1862-1956), Francesco D’Ovidio, e molti altri illustri nomi.<br />
L’epilogo di questo lungo camm<strong>in</strong>o che vide l’impegno di grandi matematici, il fiorire<br />
di nuove Istituzioni scolastiche, Società e Giornali, aventi l’obiettivo comune di<br />
promuovere le Scienze e la loro divulgazione, è fornito dallo stesso Vito Volterra. Nella<br />
relazione <strong>in</strong>augurale della sua neonata Società Italiana per il Progresso delle Scienze (I<br />
Congresso, Parma, 23 settembre 1907) riassunse i progressi compiuti dall’Italia nel<br />
trentennio che trascorse dall’ultimo Congresso degli Scienziati italiani.<br />
Nel periodo da allora trascorso le condizioni materiali e morali d’Italia si sono<br />
profondamente modificate, mentre il pensiero scientifico universale si è svolto e<br />
maturato <strong>in</strong> modo rapido e sicuro. L’<strong>in</strong>sieme dei fatti scientifici nuovi manifestatisi<br />
<strong>in</strong> questo pur così breve lasso di tempo ha r<strong>in</strong>novellato, <strong>in</strong> una con le abitud<strong>in</strong>i della<br />
vita, l’<strong>in</strong>dirizzo generale della cultura, ed ha sviluppato e consolidato un sentimento<br />
tutto nuovo, moderno e orig<strong>in</strong>ale, che chiamerei sentimento scientifico, il quale<br />
dom<strong>in</strong>a beneficamente la nostra epoca […]. Questo sentimento, che ormai pervade<br />
ogni manifestazione di vita sociale, patrimonio così dei grandi come degli umili, è<br />
frutto della genialità degli spiriti più eletti a cui si devono le grandi scoperte e le<br />
470<br />
Cfr. V. Volterra, Proposta di una Associazione Italiana per il progresso delle scienze, <strong>in</strong> Saggi scientifici,<br />
Zanichelli, Bologna, 1990; p. 90.<br />
471<br />
Le sezioni erano: I Matematica, Astronomia, Geodesia; II Fisica, Fisica terrestre, Meteorologia; III a)<br />
Meccanica ed <strong>in</strong>gegneria; b) Elettro<strong>tecnica</strong>; IV Chimica ed applicazioni; V Agronomia; VI Geografia; VII<br />
M<strong>in</strong>eralogia, Geologia, Paleontologia; VIII Botanica; XI Anatomia ed Istologia; XII Fisiologia e<br />
Farmacologia; XIII Patologia, Igiene, Batteriologia; XIV Statistica e Scienze economiche. Cfr. Società<br />
Italiana per il Progresso delle Scienze, Indice generale storico-cronologico alfabetico e analitico. Lavori,<br />
contributi e quadri direttivi (1839-2005), p.30.<br />
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