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Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte

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abbia preso forma compiuta grazie alla legge Casati e a Qu<strong>in</strong>t<strong>in</strong>o Sella, con un curricolo<br />

che culm<strong>in</strong>ava con la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri.<br />

Il Regio Istituto Tecnico (1852)<br />

Con un accordo tra il comune di Tor<strong>in</strong>o e il M<strong>in</strong>istero della pubblica <strong>istruzione</strong> fu<br />

attivato, con Regio decreto del 1° agosto 1852, firmato da Boncompagni, il Regio Istituto<br />

tecnico (oggi istituto Germano Sommeiller). Si trattava di una scuola <strong>tecnica</strong> (anche se f<strong>in</strong>o<br />

al 1856 fu quadriennale), nata da un lavoro di circa un anno di una Commissione composta<br />

da Antonio Nomis di Pollone (1799-1866), il presidente, da C. I. Giulio, dal professore di<br />

botanica dell’Università di Tor<strong>in</strong>o Giuseppe Moris 352 , da Luigi Federico Menabrea, da<br />

Ascanio Sobrero e dall’ebanista e professore Giuseppe Capello; costoro stesero il<br />

regolamento generale dell’Istituto e riuscirono ad autogestirsi prima della nom<strong>in</strong>a formale<br />

del Consiglio direttivo.<br />

La maggior parte delle <strong>in</strong>formazioni che abbiamo sui primi anni dell’Istituto sono state<br />

desunte da una corposa relazione scritta da Giulio nel 1855, Notizie storiche sul Regio<br />

Istituto tecnico di Tor<strong>in</strong>o 353 , sui primi tre anni della scuola, dest<strong>in</strong>ata al Consiglio superiore<br />

della pubblica <strong>istruzione</strong>, secondo il decreto legge voluto da Boncompagni. Giulio presentò<br />

il suo lavoro alla Commissione direttrice dell’Istituto nella seduta del 19 novembre 1855,<br />

per ottenerne l’approvazione.<br />

Nella prima parte del testo Giulio così def<strong>in</strong>ì l’opera del presidente della<br />

Commissione, Pollone:<br />

il buon andamento del medesimo, e il buon assetto dato alla sua amm<strong>in</strong>istrazione,<br />

sono pr<strong>in</strong>cipalissimamente dovuti ai lumi ed allo zelo di lui, al quale i progressi<br />

dell’<strong>istruzione</strong> Tecnica <strong>in</strong> <strong>Piemonte</strong> saranno debitori dell’ord<strong>in</strong>amento di questo<br />

Instituto Centrale. 354<br />

352<br />

Giuseppe Giac<strong>in</strong>to Moris (1796-1869), tor<strong>in</strong>ese, laureato <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a all’Università di Tor<strong>in</strong>o, ma si<br />

appassionò subito agli studi botanici, su cui scrisse Memorie apprezzate <strong>in</strong> tutta Europa. Nel 1829 divenne<br />

professore di Medic<strong>in</strong>a e Botanica all’Università di Tor<strong>in</strong>o, Direttore dell’Orto Botanico (dal 1831). Fu<br />

Membro della Società (poi Accademia) italiana delle scienze (1844), dal 1848 fu eletto Senatore e membro<br />

ord<strong>in</strong>ario del Consiglio superiore della pubblica <strong>istruzione</strong>, del quale divenne Vicepresidente negli anni 1858<br />

e 1861.<br />

353<br />

Il documento manoscritto è conservato presso l’Archivio Storico del Politecnico di Tor<strong>in</strong>o, faldone R.<br />

Istituto tecnico.<br />

354<br />

ASPT, faldone R. Istituto tecnico, C.I. Giulio, Notizie storiche sul R. Istituto tecnico di Tor<strong>in</strong>o, ms.,<br />

Tor<strong>in</strong>o, 1855; cit., Parte 1°, p. 9.<br />

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