Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte
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con premura l’aiuto di un amico discreto e saggio che sciogliesse tutti i vostri dubbi,<br />
e vi <strong>in</strong>segnasse una regola sicura e chiara, di far bene e presto? Quest’amico lo<br />
vorreste voi resp<strong>in</strong>gere, perché ha un nome che non comprendete, perché <strong>in</strong>vece di<br />
chiamarsi Marco, o Bernardo // si chiama la Geometria Descrittiva? 224<br />
Si ricordi, <strong>in</strong>oltre, che al term<strong>in</strong>e del primo anno scolastico, nel giugno del 1846, nelle<br />
ore serali, Giulio tenne presso la Scuola di Meccanica quattro lezioni sul sistema metrico-<br />
decimale 225 , appena <strong>in</strong>trodotto a livello legislativo; l’<strong>in</strong>tento era farne comprendere i<br />
vantaggi, le differenze dal vecchio, e aiutare nella comprensione delle tavole di<br />
conversione. La lezione sul nuovo sistema, <strong>in</strong> particolare, affrontava con cura le misure<br />
l<strong>in</strong>eari, superficiali, dei solidi, di capacità, di peso, e per ognuna si soffermava sulla<br />
scrittura e lettura delle unità di misura, sul loro significato, sui prefissi per i loro multipli e<br />
sottomultipli.<br />
L’obiettivo di Giulio era istituire una scuola pubblica nel più ampio significato della<br />
parola. Per quanto riguarda l’accesso, fu approvato il decreto del 2 dicembre 1845, <strong>in</strong> cui<br />
si dichiarava che la frequenza alle lezioni doveva essere facoltativa (art.° 1), così come<br />
l’esame f<strong>in</strong>ale (art°. 4); i vantaggi di tale ord<strong>in</strong>amento furono subito visibili grazie alla<br />
frequenza costante e la diligenza degli uditori:<br />
“questo fatto è prova novella, che gli uom<strong>in</strong>i si conducono meglio con la fiducia e la<br />
dolcezza, che co’ rigori e con le m<strong>in</strong>acce, e che la miglior precauzione contro il<br />
disord<strong>in</strong>e consiste sovente nel non prenderne alcuna.” 226<br />
Le lezioni erano previste per le ore serali, due o tre volte a settimana, per venire<br />
<strong>in</strong>contro alle esigenze lavorative di molti studenti. Essi erano, <strong>in</strong>fatti, suddivisi <strong>in</strong><br />
“dilettanti” e “frequentanti”; questa seconda classe era tenuta ad assistere assiduamente<br />
alle lezioni e agli esercizi pratici, e a svolgere i lavori assegnati dai professori; al term<strong>in</strong>e<br />
del corso ricevevano un attestato di frequenza e dovevano sostenere un esame verbale.<br />
Erano, <strong>in</strong>oltre, previste alcune medaglie d’argento “a titolo di <strong>in</strong>coraggiamento” 227 per gli<br />
studenti più diligenti e dist<strong>in</strong>tisi negli studi.<br />
224 BPT, AG, cont. 46, Dell’<strong>in</strong>segnamento tecnico, ms., senza data (posteriore al 1852); cit., pp. 2r-2v.<br />
225 C. I. Giulio, Quattro lezioni sul sistema metrico decimale, dette da C. I. Giulio nella Scuola di Meccanica<br />
applicata alle arti le sere delli 20, 23, 27 e 30 giugno 1846, Pomba e Editori, Tor<strong>in</strong>o, 1846.<br />
226 C.I. Giulio, Relazione sul primo anno di corso …, 1846 cit., p. XIII.<br />
227 BPT, AG, cont. 69, cam. 3, lettera di Giulio, datata 20.3.1844, scritta probabilmente al Magistrato della<br />
Riforma, dal titolo Per l’apertura delle scuole di Meccanica e Chimica applicata alle arti, ms., cit.; p. 4v.<br />
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