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Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte

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simili discipl<strong>in</strong>e. In questo modo gli allievi potevano ambire al diploma di Ingegnere civile<br />

e a carriere più elevate, rispetto a quelle previste per gli allievi della seconda categoria.<br />

La quarta categoria corrispondeva all’ord<strong>in</strong>e d’<strong>istruzione</strong> <strong>tecnica</strong> più elevato: le “Scuole<br />

per Ingegneri laureati”, 428 dedicate a chi aspirava a carriere di alto livello, e che qu<strong>in</strong>di<br />

doveva affrontare un percorso di studi lungo e, a meno di borse dal governo, anche molto<br />

costoso; costoro erano costretti qu<strong>in</strong>di a “rassegnarsi a trarre solo tardi partito dalle loro<br />

nozioni”. 429 Tali studenti sarebbero dovuti provenire da un percorso di studi classico; <strong>in</strong><br />

seguito, presso l’Università avrebbero appreso ogni dottr<strong>in</strong>a della matematica “pura” con<br />

tutto il rigore e l’ampiezza <strong>in</strong>dispensabili per essere pronti a dare loro stessi contributi alla<br />

scienza. Sarebbe seguito, poi, un percorso con <strong>in</strong>segnamenti di Scienze applicate “all’arte<br />

dell’<strong>in</strong>gegnere”, 430 ossia quelle scuole di applicazione, che Giulio chiamava<br />

“professionali”, e per cui la legge Casati aveva già provveduto con l’istituzione della<br />

Scuola di applicazione per <strong>in</strong>gegneri di Tor<strong>in</strong>o. Gli <strong>in</strong>segnamenti qui appresi, dovevano<br />

essere, poi, approfonditi ulteriormente con esercitazioni pratiche e con viaggi all’estero<br />

“per allargare sempre più i conf<strong>in</strong>i della loro erudizione, ed avvezzarsi a non vedere le<br />

cose attraverso gli occhiali del maestro, od i nazionali pregiudizii”. 431 Sella, <strong>in</strong><br />

quest’occasione, propose che ne fosse creata un’altra <strong>in</strong> Toscana, più specialmente rivolta<br />

agli Ingegneri m<strong>in</strong>eralogici, dove tale arte aveva maggior speranza di svilupparsi per la<br />

ricchezza di m<strong>in</strong>erali nel territorio.<br />

In l<strong>in</strong>ea con le idee già nate nella Società d’<strong>istruzione</strong> e di Educazione, Sella ambiva a<br />

dare alla Scuola di applicazione la stessa dignità e lo stesso livello dell’Università, ed era<br />

conscio dei vantaggi che il Paese avrebbe ricavato dalla creazione di un collegamento tra le<br />

due istituzioni, e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> un reciproco loro aiuto.<br />

Le scuole teoriche svolgerebbero di preferenza le parti delle scienze pure che trovano<br />

applicazione, e le scuole pratiche non cadrebbero <strong>in</strong> iscuole di mestieri, ma si<br />

atterrebbero a tal livello da ricambiare le scienze del sussidio che ne traggono. 432<br />

La proposta era, dunque, di assegnare diplomi non più per “Dottori <strong>in</strong>gegneri”, ma per<br />

“Dottori <strong>in</strong> matematica applicata”. Inoltre, secondo Sella, per <strong>in</strong>centivare un simile<br />

percorso, occorreva dare garanzie aff<strong>in</strong>ché gli studenti più lodevoli fossero agevolati<br />

428<br />

C. G. Lacaita, Un <strong>in</strong>edito di…, 1990, pp. 118-139; cit., p. 130.<br />

429<br />

Ibidem.<br />

430<br />

Ibidem.<br />

431<br />

C. G. Lacaita, Un <strong>in</strong>edito di…, 1990, pp. 118-139; cit., p. 131.<br />

432 Ibidem.<br />

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