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Viaggi, esposizioni e istruzione tecnica in Piemonte

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delle Scienze di Tor<strong>in</strong>o (1851 f<strong>in</strong>o alla morte), dell’Accadémie des Sciences di Parigi e<br />

della Royal Society di Londra (1827).<br />

Plana divenne, dunque, una personalità di spicco non solo a Tor<strong>in</strong>o, ma anche all’estero,<br />

circondato della massima stima e ammirazione dai suoi contemporanei, pose le basi per<br />

una formazione scientifica di alto livello nell’università piemontese e contribuì a<br />

sviluppare il settore astronomico tor<strong>in</strong>ese.<br />

Se Plana all’uscita dall’École polytechnique tornò subito <strong>in</strong> patria, altri studenti<br />

piemontesi <strong>in</strong>vece proseguirono i loro studi specializzandosi nel ramo militare o civile,<br />

frequentando alcune delle nuove École d’application, nate nel 1795 sempre da un progetto<br />

di Monge, volte a formare i corpi tecnici statali; tra queste troviamo: l’École des ponts et<br />

chaussées (1748), l’École des m<strong>in</strong>es (1783) a Parigi, l’École d’application de l’artillerie et<br />

du génie a Fonta<strong>in</strong>ebleau (1794).<br />

Alcuni degli studenti piemontesi che, <strong>in</strong> particolare, si specializzarono nel ramo dei<br />

ponts et chaussées furono Giovanni Antonio Carbonazzi (1792-1873) e Carlo Bernardo<br />

Mosca (1792-1867).<br />

Carbonazzi, al term<strong>in</strong>e dei suoi studi (entrò all’École polytechnique nel 1808), com<strong>in</strong>ciò<br />

a lavorare <strong>in</strong> Francia, e solo nel 1820 tornò <strong>in</strong> patria, dove contribuì allo sviluppo della rete<br />

idraulica e stradale <strong>in</strong> <strong>Piemonte</strong> e Sardegna, la quale era al tempo un’isola quasi<br />

completamente priva di vie di comunicazione. In particolare egli studiò la navigazione<br />

fluviale e i progetti ferroviari alp<strong>in</strong>i e appenn<strong>in</strong>ici, ed è ricordato per aver contribuito alla<br />

nascita della figura del cantoniere e del pontoniere nel Regno di Sardegna, ruoli essenziali<br />

per la manutenzione delle carreggiate e dei ponti. Sembra solesse ripetere al suo aiutante<br />

“una strada senza cantonieri è come un ospedale senza medici”, 16 questa concezione<br />

deriva dalla sua formazione parig<strong>in</strong>a; <strong>in</strong> Francia, <strong>in</strong>fatti, già all’epoca del Re Sole, ma<br />

soprattutto con Napoleone, tali mestieri erano ritenuti fondamentali non solo per la<br />

normale manutenzione delle vie di comunicazione, ma anche per il controllo generale del<br />

territorio. Nel 1849 Carbonazzi fu eletto deputato al Parlamento per il collegio della sua<br />

città natale, Felizzano, e nel 1859 divenne Vicepresidente onorario del Consiglio Superiore<br />

dei Lavori Pubblici.<br />

Anche la carriera di C. B. Mosca fu <strong>in</strong>centrata nel campo delle <strong>in</strong>frastrutture. Dopo gli<br />

studi all’École polytechnique (1809-1811) e all’École des ponts et chaussées, v<strong>in</strong>se il<br />

16 Anas SpA, Nota storica sui Cantonieri, Roma<br />

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