Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...
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Figura 4.1 – Il ruolo della concentrazione/integrazione nella più ampia definizione di obiettivi<br />
e strategie della cooperativa<br />
35%<br />
34%<br />
33%<br />
32%<br />
31%<br />
30%<br />
Centrale<br />
66%<br />
Importante ma non decisivo<br />
Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana su dati indagine diretta.<br />
Marginale<br />
Le imprese cooperative che hanno effettivamente intrapreso un percorso di integrazione<br />
aziendale rappresentano il 39% dell’intero sistema cooperativo agroalimentare<br />
(figura 4.2). Si tratta di una parte significativa del tessuto cooperativo che risulta comunque<br />
sensibilmente inferiore alla quota di coloro che reputa tali processi importanti<br />
rispetto alla più ampia definizione di obiettivi e strategie aziendali; ciò si spiega<br />
con la frequente assenza delle capacità finanziarie e manageriali necessarie al perseguimento<br />
e all’implementazione di simili operazioni.<br />
Figura 4.2 – Cooperative coinvolte in processi di concentrazione/integrazione<br />
Non coinvolte [61%]<br />
Coinvolte [39%]<br />
Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana su dati indagine diretta.<br />
L’analisi temporale dei percorsi di concentrazione e integrazione mostra come negli<br />
ultimi anni sia cresciuta, anche se in maniera lieve, la quota di cooperative coinvolte<br />
in questa tipologia di operazioni. Nell’analisi del quinquennio 2003-2007, resta<br />
comunque rilevante l’incidenza di quelle operazioni dove protagoniste dei processi di<br />
concentrazione sono cooperative di medio-grandi dimensioni che avevano già precedentemente<br />
intrapreso percorsi simili.<br />
Coerentemente con gli scopi mutualistici che ne giustificano la forma giuridica, le<br />
scelte strategiche che portano le cooperative a intraprendere un percorso di concentrazione<br />
tendono anzitutto verso la massimizzazione del valore dei soci e il rafforzamento<br />
della base sociale.<br />
Generalmente la spinta alla realizzazione di questi percorsi parte dall’azione propositiva<br />
dei vertici aziendali, previa consultazione e condivisione con la base sociale,<br />
mentre i principali ostacoli all’implementazione di queste operazioni sono imputabili<br />
alle resistenze espresse in proposito dalla base sociale (specie nei casi di concentrazione<br />
tra più entità cooperative) oppure si riferiscono al timore, probabilmente in molti<br />
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