Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...
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La dimensione d’azienda si pone quindi come un fattore di efficienza e solidità a<br />
prescindere dal modello d’impresa indagato.<br />
3.3. ANALISI COMPARATA DELLE PERFORMANCE NEI DUE SISTEMI DI IMPRESA<br />
3.3.1. Le differenti strutture di filiera delle cooperative e delle imprese non cooperative<br />
Le indicazioni finora emerse vanno interpretate alla luce del fatto che gli universi<br />
fino a questo punto indagati risultano funzionali alla descrizione della realtà del modello<br />
cooperativo e del sistema non cooperativo, senza però offrire la possibilità di un<br />
confronto puntuale ed attendibile tra i due diversi modelli di impresa 52 .<br />
Per passare ad un livello di analisi più puntuale, e mettere a confronto il modello<br />
cooperativo con quello non cooperativo a livello di impresa 53 , risulta necessario verificare<br />
le differenze strutturali nei due universi di riferimento ed eventualmente ridefinire<br />
i campioni. Ci si riferisce anzitutto al posizionamento di filiera che ricoprono<br />
questi due modelli d’impresa nei vari comparti dell’agroalimentare italiano. Infatti,<br />
gli universi di riferimento fin qui analizzati rappresentano due realtà focalizzate in<br />
maniera differente lungo la filiera come è evidente dalla tabella 3.6 54 .<br />
Tabella 3.6 – Distribuzione degli universi esaminati per fase della filiera coperta<br />
Cooperative Non cooperative<br />
Agricoltura 41% 6%<br />
Industria 41% 57%<br />
Commercio 18% 37%<br />
Totale 100% 100%<br />
Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana su dati AIDA.<br />
Per verificare in che modo il differente posizionamento di filiera incide <strong>sulla</strong> struttura<br />
e sugli indici di bilancio, sono stati utilizzati alcuni indici di Conto Economico<br />
e Stato Patrimoniale strettamente correlati proprio al posizionamento dell’impresa<br />
lungo la filiera, focalizzando l’attenzione su alcuni dei principali settori agroalimentari,<br />
ovvero l’ortoflorofrutticolo, la zootecnia e il lattiero-caseario.<br />
A titolo esemplificativo, si è proceduto così a verificare come cambiano gli indici di<br />
bilancio selezionati in questi tre settori, per il sistema cooperativo e per quello delle<br />
52 Gli universi fin qui esaminati considerano l’intera filiera agroalimentare e tutte le imprese con disponibilità<br />
di bilancio per l’intera serie storica 2003-2006, nell’intento di restituire una fotografia del sistema<br />
cooperativo e dell’aggregato di imprese non cooperative il più possibile rappresentativa delle diverse realtà<br />
esaminate.<br />
53 Tale confronto sarà realizzato grazie all’analisi dinamica degli indici di bilancio, stante le differenze<br />
strutturali nel bilancio dei due modelli di impresa esaminati che non ne permettono un confronto diretto.<br />
54 L’attribuzione delle imprese lungo le varie fasi delle filiere agroalimentari esaminate è stata realizzata<br />
seguendo la classificazione delle attività economiche Ateco 2002 (Cfr Appendice metodologica).<br />
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