10.06.2013 Views

Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

• le fasi di attività <strong>sulla</strong> quale si interviene;<br />

• le finalità dell’operazione;<br />

• la cultura e la governance delle cooperative interessate.<br />

In ogni caso è possibile raggruppare le scelte fatte in tema di concentrazione e integrazione<br />

attorno a due macro-obiettivi che le cooperative perseguono nello svolgimento<br />

della propria attività:<br />

1. l’organizzazione della produzione;<br />

2. l’accesso al mercato.<br />

In una prima fase di sviluppo, l’impresa cooperativa tende generalmente a realizzare<br />

azioni di integrazione in vista di una più efficiente organizzazione della produzione<br />

(Punto 1). Gli obiettivi prioritari di queste operazioni sono:<br />

• aumentare la scala operativa e i volumi trattati;<br />

• razionalizzare le strutture di produzione;<br />

• accrescere il proprio potere di mercato e stabilizzare i prezzi.<br />

Quando una politica di integrazione e concentrazione intende rispondere primariamente<br />

a tali obiettivi, generalmente emergono due diversi modelli di aggregazione<br />

all’interno del movimento cooperativo:<br />

• fusione per incorporazione; questa tipologia di operazione solitamente presuppone<br />

l’esistenza di una cooperativa (incorporante) che ha un ruolo di catalizzatore sugli<br />

altri produttori del territorio/settore, e tra questi le cooperative, grazie a una buona<br />

capacità di collocare i prodotti sul mercato e a dimensioni medie di impresa più<br />

consistenti;<br />

• fusione tra più imprese cooperative o creazione di un consorzio cooperativo di secondo<br />

grado; in tali casi si intende raggruppare l’offerta produttiva di più cooperative<br />

laddove nessuna di queste è in grado di svolgere un ruolo da protagonista. Le<br />

cooperative interessate da questi processi sono generalmente di dimensioni piuttosto<br />

simili.<br />

In generale, in questa tipologia di operazioni si riscontra la necessità di un buon<br />

livello di integrazione tra i processi produttivi delle realtà coinvolte.<br />

Tra queste tre modalità di integrazione e concentrazione, la fusione per incorporazione<br />

appare la modalità di aggregazione che più facilmente consente un “allargamento”<br />

dell’ambito territoriale di riferimento.<br />

Nel caso di integrazione tra strutture cooperative, le realtà coinvolte risultano spesso<br />

focalizzate <strong>sulla</strong> medesima fase di attività (generalmente quella di trasformazione<br />

in senso stretto); sono questi i casi in cui emergono con maggiore frequenza tensioni<br />

tra le basi sociali coinvolte nel processo di concentrazione. In questo contesto può divenire<br />

molto critica la gestione delle diverse culture cooperative, specie nel momento<br />

in cui la valutazione sull’opportunità di avallare l’operazione si basa anche su considerazioni<br />

di tipo non strettamente economico. Non a caso, in tali condizioni si riscontra<br />

una frequente dilatazione dei tempi necessari all’implementazione dell’integrazione.<br />

In alcuni casi, per favorire l’integrazione di diverse “basi sociali”, la costituzione del<br />

159

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!