Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...
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presa tradizionale e spesso poco efficiente, faccia da contraltare una quota comunque<br />
cospicua di imprese cooperative che, con notevoli sforzi, cerca di riposizionare il livello<br />
gestionale, organizzativo e produttivo dell’attività di impresa.<br />
Figura 2.4 – Propensione ad investire e spesa per investimenti, per dimensione,<br />
della <strong>cooperazione</strong> associata avanzata<br />
80%<br />
70%<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
Propensione ad investire Spesa per investimenti*<br />
Quota % di cooperative<br />
che investono<br />
2007<br />
30% 31%<br />
40<br />
mln€<br />
20%<br />
15%<br />
10%<br />
5%<br />
0%<br />
56 | <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana<br />
Peso % sul fatturato<br />
nel 2007<br />
40<br />
mln€<br />
*Sono considerate solo le cooperative che hanno investito nel periodo considerato<br />
Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana.<br />
18%<br />
10%<br />
13%<br />
6%<br />
Quota % di cooperative<br />
che dichiarano un aumento<br />
della spesa nell’ultimo triennio<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
54%<br />
40<br />
mln€<br />
Spostando l’analisi sulle cooperative che hanno dichiarato di non aver investito nel<br />
periodo considerato, tale scelta sembra correlata anzitutto alle difficoltà nell’usufruire<br />
dei contributi pubblici (52%), un problema sentito soprattutto nel mezzogiorno (63%).<br />
Il ruolo del finanziamento pubblico negli investimenti delle cooperative agroalimentari<br />
sembra essere cresciuto tra il 2007 e il 2008; le cooperative che ne hanno beneficiato<br />
sono, infatti, passate dal 36% al 51%, mentre nello stesso periodo di tempo si<br />
è ridotta la quota di imprese che riescono, almeno in parte, ad autofinanziare i propri<br />
investimenti (dal 61% del 2007 al 54% del 2008); in quest’ultimo caso l’investimento<br />
risulta generalmente coperto dall’utilizzo congiunto di prestiti bancari e contributi<br />
pubblici. La disponibilità di finanziamenti pubblici (a tasso agevolato oppure a fondo<br />
perduto) si rivela quindi come uno strumento utile a stimolare gli investimenti del<br />
sistema produttivo, specie in condizioni di difficoltà congiunturali.<br />
Gli strumenti di contributo pubblico più utilizzati sono specifiche leggi regionali e<br />
gli incentivi dei Piani di Sviluppo Rurale mentre assumono un ruolo più marginale il<br />
credito alla <strong>cooperazione</strong>, gli incentivi per l’innovazione tecnologica e le agevolazioni<br />
previste per i contratti di filiera.<br />
In genere, nella scelta del tipo di investimento da realizzare l’impresa cooperativa<br />
è guidata principalmente dalla necessità di ammodernare o rinnovare gli impianti e i<br />
macchinari o le attrezzature disponibili, scopo principale degli investimenti realizzati<br />
nel 2007, rispettivamente per il 25% e il 7% delle cooperative (tabella 2.4); di contro<br />
si evidenzia il basso interesse verso gli investimenti finalizzati al presidio del mercato,<br />
all’adeguamento a nuove normative e al ricorso a fonti alternative o rinnovabili.