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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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Tabella 1.1 – La <strong>cooperazione</strong> agroalimentare associata nell’Unione Europea (2003)<br />

Paesi Fatturato<br />

mln €<br />

Addetti<br />

.000 num.<br />

14 | <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana<br />

Fatturato/Addetti<br />

.000 €<br />

Soci<br />

.000 num.<br />

Fatturato/Soci<br />

.000 €<br />

Francia 67.000 150 447 580 116<br />

Paesi Bassi 45.160 60 758 143 316<br />

Germania 37.000 120 308 2.385 16<br />

Italia 27.070 86 314 784 35<br />

Danimarca 18.850 35 539 82 231<br />

Spagna 14.190 78 181 932 15<br />

Finlandia 13.300 45 294 215 62<br />

Svezia 12.600 30 420 300 42<br />

Irlanda 12.400 35 351 198 63<br />

Belgio 2.750 20 138 36 77<br />

Grecia 1.040 n.d. n.d. 714 1<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana su dati COGECA.<br />

Il quadro di riferimento europeo risulta dunque caratterizzato, da un lato, dalla <strong>cooperazione</strong><br />

continentale o nord europea (Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Finlandia e<br />

Irlanda) e, dall’altro, dal modello mediterraneo e tedesco. Nel primo caso ci troviamo<br />

di fronte a realtà con una forte concentrazione in poche strutture cooperative ed un<br />

numero di soci relativamente contenuto.<br />

Viceversa Germania e paesi del sud Europa, Francia compresa, presentano una più<br />

ampia platea di soci e sono caratterizzati dalla presenza sia di grandi imprese cooperative,<br />

che di realtà di piccole e piccolissime dimensioni. L’una o l’altra delle due<br />

componenti prevale in relazione al paese considerato: in questo contesto l’Italia, sebbene<br />

si collochi fra gli attori di maggiore rilievo per dimensioni assolute del fenomeno<br />

cooperativo, si distingue per la sua estrema polverizzazione, che trova eguali solo in<br />

Spagna e Grecia.<br />

1.1.2. La <strong>cooperazione</strong> agroalimentare in Italia: le informazioni istituzionali<br />

I dati di livello nazionale confermano le principali indicazioni derivanti dal confronto<br />

in campo europeo. Le informazioni in questo caso provengono dai più importanti<br />

archivi nazionali che hanno il compito di raccogliere e gestire i dati <strong>sulla</strong><br />

<strong>cooperazione</strong>. I più qualificati sono il Registro delle Imprese e l’Albo delle società<br />

cooperative 2 , quest’ultimo istituito nel 2004 presso il Ministero dello Sviluppo Economico.<br />

Si potrebbero, inoltre, aggiungere le evidenze censuarie (agricoltura e industria<br />

e servizi) che però, per via dell’arco temporale a cui si riferiscono e per la parzialità del<br />

campo di osservazione, non sono state considerate in quest’analisi.<br />

2 Trattandosi di archivi pubblici queste fonti monitorano il fenomeno cooperativo nel suo complesso e<br />

pertanto le numerosità riportate differiscono dai dati relativi alla <strong>cooperazione</strong> associata, cioè aderente<br />

ad un’organizzazione cooperativa, che costituisce l’oggetto del presente lavoro e che rappresenta anche la<br />

fonte delle informazioni a livello europeo precedentemente riportate.

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