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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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due gruppi tipologici precedentemente identificati possono essere a loro volta suddivisi<br />

in funzione dell’andamento del fatturato aziendale nel periodo 2003–2006.<br />

Procedendo in tal senso, sono stati individuati quattro gruppi di cooperative in cui<br />

può essere segmentato il sistema della <strong>cooperazione</strong> avanzata associata (figura 2.10):<br />

le Vincenti (26%), le Dinamiche (21%), le Vivaci (20%) e le Statiche (33%).<br />

In particolare all’interno delle cooperative “a strutturazione robusta” si distinguono<br />

le cooperative Vincenti e quelle Dinamiche dove le prime si caratterizzano per<br />

un fatturato in aumento nel periodo considerato (2003-2006) mentre al contrario le<br />

Dinamiche, pur operando con una struttura organizzativa e gestionale dinamica e<br />

improntata alle evoluzioni del mercato, vedono il proprio fatturato sostanzialmente<br />

stabile o in diminuzione nel quadriennio esaminato.<br />

Allo stesso modo, tra le imprese cooperative “a strutturazione debole”, accanto a<br />

quelle che evidenziano una riduzione dei propri ricavi (Statiche), emerge una quota<br />

significativa di imprese (Vivaci), circa un quinto della <strong>cooperazione</strong> associata avanzata,<br />

che, anche se prevalentemente focalizzate su un mercato locale o regionale e su un<br />

modello gestionale per molti versi ancora di tipo tradizionale, riescono a far crescere<br />

la propria attività e appaiono proiettate verso una nuova dimensione di sviluppo.<br />

Figura 2.10 – Una chiave di lettura per la segmentazione della <strong>cooperazione</strong> avanzata<br />

Cooperativa<br />

a strutturazione<br />

robusta [ROBUSTE]<br />

Vincenti [26%]<br />

Dinamiche [21%]<br />

Statiche [33%]<br />

Vivaci [20%]<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana.<br />

2.5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE<br />

Cooperativa<br />

a strutturazione<br />

debole [DEBOLI]<br />

L’analisi <strong>sulla</strong> <strong>cooperazione</strong> avanzata associata ha evidenziato il profilo organizzativo<br />

e strutturale delle cooperative agroalimentari, il loro approccio gestionale e<br />

strategico nonché il rapporto tra l’impresa cooperativa e la base sociale. Lo studio di<br />

questi aspetti ha permesso di far emergere come, accanto all’esistenza di caratteristiche<br />

trasversali a tutta la <strong>cooperazione</strong> agroalimentare, sia possibile inoltre individuare<br />

al suo interno diversi modelli di impresa.<br />

Tra le caratteristiche che emergono in maniera trasversale, i dati relativi alla <strong>cooperazione</strong><br />

agroalimentare associata avanzata hanno messo in evidenza come fra gli elementi<br />

di base della <strong>cooperazione</strong>, il legame tra impresa cooperativa e socio mantenga intatta<br />

la sua forza. Il 97% delle imprese della <strong>cooperazione</strong> avanzata è, infatti, a mutualità<br />

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