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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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dotto. La significativa incidenza della vendita diretta al consumatore è invece un altro<br />

aspetto che indica il forte legame con il territorio e con il bacino locale d’utenza.<br />

D’altronde, queste considerazioni riflettono la struttura dell’offerta (figura 2.3), ancora<br />

in prevalenza incentrata su materie prime e semilavorati (51%). Tra i prodotti<br />

finiti, invece, il 35% sono a marchio proprio ed il 5% a marchio di terzi, mentre un<br />

ulteriore 9% si ripartisce tra servizi ed altre tipologie di prodotto. Anche in questo,<br />

sensibili sono le differenze riscontrate per area geografica e dimensione delle cooperative.<br />

In particolare, nelle imprese di dimensioni maggiori la quota di fatturato derivante<br />

da prodotti finiti arriva a coprire il 60% dell’intero fatturato e allo stesso tempo<br />

quella connessa a prodotti a marchio proprio supera il 40%.<br />

In larga parte del tessuto produttivo cooperativo, invece, l’impresa cooperativa, sia<br />

per effetto di un’ancora debole capacità di valorizzazione della produzione <strong>agricola</strong><br />

che per una limitata capacità di raggiungere direttamente il mercato, non riesce ad<br />

approfittare completamente degli spazi offerti dalle fasi della filiera a maggiore valore<br />

aggiunto, anche se non va dimenticato come spesso la scelta del portafoglio dei prodotti<br />

offerti e del canale di vendita utilizzato risenta della necessità di rispettare un<br />

ciclo finanziario in linea con l’esigenza di liquidare il socio per il prodotto conferito.<br />

In ultimo, per ciò che riguarda le modalità con cui ci si approccia al mercato, il 47%<br />

delle cooperative dispone di una propria rete di vendita; tuttavia, è da sottolineare<br />

come, anche in coerenza con le considerazioni sinora espresse circa i canali di vendita<br />

e il portafoglio prodotti, tale caratteristica riguardi soprattutto le cooperative localizzate<br />

nel centro-nord (una cooperativa su due ha una propria rete di vendita) e quelle<br />

di medio-grandi dimensioni dove la quota sale al 69%.<br />

Figura 2.3 – Composizione del fatturato per tipo di produzione della <strong>cooperazione</strong> associata<br />

avanzata (% di fatturato delle cooperative per tipo di prodotto; medie 2006)<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

51%<br />

Materie prime<br />

e semilavorati<br />

35%<br />

Prodotti finiti<br />

a proprio marchio<br />

54 | <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana<br />

Prodotti<br />

a marchio di terzi<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana.<br />

5%<br />

4%<br />

Servizi<br />

2.2.5. Le politiche di investimento delle cooperative agroalimentari e modalità<br />

di finanziamento<br />

Oltre alle attività di approvvigionamento e vendita, oggetto di specifica attenzione<br />

sono state anche alcune funzioni trasversali all’intera attività d’impresa come le politiche<br />

di investimento, l’innovazione e i sistemi di qualità.<br />

4%<br />

Altro

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