Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...
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calizzazione geografica delle cooperative: la struttura della <strong>cooperazione</strong> <strong>agricola</strong> del<br />
sud, caratterizzata da una maggiore polverizzazione aziendale, si rispecchia soprattutto<br />
nelle caratteristiche delle aziende Deboli, mentre fra le Robuste si riscontra una<br />
maggiore concentrazione di aziende cooperative localizzate al nord (63%). Allo stesso<br />
modo, la presenza di cooperative di grado diverso dal primo risulta ridotta fra le Deboli<br />
(12%), mentre è decisamente più frequente fra le Robuste (24%).<br />
Inoltre, la dimensione media di impresa si ripercuote <strong>sulla</strong> dimensione associativa<br />
dei due gruppi; quest’ultima risulta, infatti, molto più ampia fra le Robuste con una<br />
numerosità media di circa 400 soci, il doppio rispetto a quanto rilevato sulle cooperative<br />
Deboli (poco più di 200 soci in media) 36 .<br />
Per quel che riguarda il posizionamento dell’impresa, le cooperative Deboli, fra cui<br />
si riconosce una numerosità più elevata di imprese del settore lattiero caseario (31%),<br />
si collocano soprattutto nelle fasi a monte, essendo maggiormente coinvolte nella<br />
produzione o trasformazione della materia prima <strong>agricola</strong>. Fra le Robuste, invece, il<br />
settore prevalente è il vitivinicolo (30%), mentre aumenta il presidio delle fasi a valle,<br />
con una maggiore incidenza delle aziende che curano anche la commercializzazione<br />
dei prodotti. La maggiore complessità dei prodotti e il posizionamento più a valle<br />
delle cooperative Robuste trova d’altronde conferma anche nella ripartizione del fatturato<br />
per tipologia di cliente: fra le cooperative Deboli è sensibilmente più elevato il<br />
giro d’affari generato dalla vendita a imprese di trasformazione, mentre le Robuste<br />
vendono più spesso i propri prodotti alla grande distribuzione organizzata o direttamente<br />
al consumatore finale.<br />
Figura 2.8 – Classi di fatturato, numero di stabilimenti, grado, dipendenti e soci delle<br />
cooperative Deboli e Robuste (totale <strong>cooperazione</strong> =100)<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
40<br />
mln<br />
Zero<br />
Uno<br />
Due<br />
Tre<br />
o più<br />
Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana.<br />
Primo Secondo<br />
Addetti<br />
I due gruppi individuati risultano fortemente differenziati non solo per caratteristiche<br />
strutturali ma anche con riferimento alle gestione ed organizzazione delle<br />
principali fasi di attività.<br />
36 In entrambi i casi, sia per le Robuste che per le Deboli, sono stati considerati esclusivamente i “soci<br />
diretti”; nelle cooperative di secondo grado non sono stati di conseguenza tenuti in considerazione i soci<br />
delle cooperative associate (“soci indiretti”).<br />
Soci<br />
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