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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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zioni non sembra portare con sé nessuna criticità (tabella 4.5). Laddove al contrario<br />

emergono delle problematicità, ci si riferisce in particolare alla perdita di autonomia<br />

decisionale e ad una non adeguata riconfigurazione organizzativa alle mutate esigenze<br />

funzionali dell’impresa.<br />

Nel complesso si segnala quindi una diffusa percezione della bontà delle operazioni<br />

di concentrazione e integrazione aziendale anche se tali considerazioni vanno<br />

comunque valutate alla luce del fatto che gli intervistati in sede di indagine sono in<br />

larga parte riconducibili alla struttura dirigenziale dell’impresa cooperativa, cioè gli<br />

stessi soggetti che generalmente costituiscono i promotori delle operazioni di concentrazione.<br />

Tabella 4.5 – Principali effetti negativi per la cooperativa derivanti dal processo di<br />

concentrazione realizzato<br />

Quota % sul totale delle imprese che hanno realizzato processi di concentrazione/integrazione<br />

(risposta multipla)<br />

Perdita di autonomia decisionale 14%<br />

Non adeguata riconfigurazione organizzativa 11%<br />

Minore qualità dei prodotti 4%<br />

Perdita di efficienza aziendale 3%<br />

Perdita di controllo <strong>sulla</strong> filiera produttiva 2%<br />

Focalizzazione su alcuni mercati 2%<br />

Altro 15%<br />

Nessuno 61%<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana su dati indagine diretta.<br />

Se queste sono le principali indicazioni circa l’impatto dei processi di concentrazione<br />

sul sistema cooperativo agroalimentare, è inoltre interessante andare a verificare<br />

la percezione rispetto a questa tipologia di operazioni da parte di quelle cooperative<br />

(figura 4.2) che, diversamente, fino ad oggi non ne sono mai state coinvolte (il 61%<br />

delle cooperative agroalimentari. Concentrando l’attenzione esclusivamente su questo<br />

gruppo di cooperative, si rileva un approccio comunque sostanzialmente positivo<br />

alle operazioni di concentrazione: l’80% degli intervistati ritiene, infatti, che si tratti<br />

di uno strumento utile per affrontare il contesto competitivo (tabella 4.6). Inoltre, il<br />

57% di questo gruppo di cooperative considera le operazioni di integrazione aziendale<br />

come realizzabili anche con diretto riferimento alla propria realtà di impresa; se ne<br />

deduce come esista un bacino piuttosto ampio di imprese cooperative che sembrano<br />

propense ad intraprendere operazioni di concentrazione nel prossimo futuro.<br />

Le cooperative che si mostrano propense verso il concetto di integrazione aziendale<br />

non hanno caratteri esclusivi che le differenziano in maniera netta da coloro che sono<br />

già stati protagonisti di simili processi.<br />

Le imprese cooperative che al contrario appaiono meno convinte della validità delle<br />

operazioni di concentrazione rappresentano circa il 14% del sistema cooperativo<br />

agroalimentare (il 6% non si esprime al riguardo); generalmente si tratta di imprese di<br />

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