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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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Una volta definita la propensione alla concentrazione del sistema cooperativo agroalimentare<br />

italiano e le caratteristiche di base delle imprese coinvolte, focalizzando<br />

l’attenzione esclusivamente su queste ultime (il 39% delle cooperative agroalimentari<br />

italiane), è a questo punto opportuno evidenziare le diverse modalità con le quali<br />

queste operazioni si concretizzano. Generalmente, queste ultime prendono forma<br />

tramite integrazione su singole fasi di attività (44%; si pensi ad esempio ai consorzi<br />

cooperativi di secondo grado) o processi di fusione tra due o più entità cooperative<br />

(41%). Molto meno frequenti sono invece le operazioni che conducono all’acquisizione<br />

di rami d’azienda o partecipazioni aziendali (tabella 4.2).<br />

Coerentemente con questo scenario, si rileva come nella gran parte dei casi i processi<br />

di concentrazione coinvolgano esclusivamente imprese cooperative (fusioni o<br />

creazione di consorzi cooperativi); molto meno frequenti sono i percorsi di integrazione<br />

realizzati assieme ad attori privati (solitamente allo scopo di rafforzare la fase di<br />

commercializzazione) tramite acquisizioni d’azienda, di controllo o di minoranza, o<br />

costituzione di joint venture.<br />

Tabella 4.2 – Modalità di realizzazione dei processi di concentrazione/integrazione<br />

Quota % sul totale delle imprese che hanno realizzato processi di concentrazione/integrazione<br />

(risposta multipla)<br />

Integrazione su singole fasi di attività 44%<br />

Fusione 41%<br />

Acquisizione di ramo d’azienda/asset 15%<br />

Acquisizione di partecipazioni di minoranza 14%<br />

Acquisizione di partecipazioni di controllo 11%<br />

Altre forme contrattuali e societarie 7%<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana su dati indagine diretta.<br />

Le fasi di attività più frequentemente interessate dall’integrazione aziendale (tabella<br />

4.3) sono nell’ordine la produzione/trasformazione (53%), il marketing e la commercializzazione<br />

(48%) e l’approvvigionamento (39%).<br />

Si segnala come, laddove i processi di concentrazione riguardano esclusivamente<br />

le fasi di approvvigionamento e produzione, generalmente i soggetti coinvolti sono<br />

esclusivamente imprese cooperative. In questi casi, tra l’altro, emerge come sono i<br />

soci a mostrare le maggiori perplessità circa l’avvio di operazioni di concentrazione,<br />

probabilmente in virtù del fatto che in molti casi queste operazioni presuppongono<br />

un merger di culture cooperative e reti relazionali profondamente differenti.<br />

Molto meno interessate sembrano essere altre attività aziendali come la logistica,<br />

la formazione, la progettazione o l’attività di ricerca e sviluppo, tutti ambiti di attività<br />

che trasversalmente potrebbero comunque incrementare il profilo competitivo<br />

dell’attività di impresa sia dal punto di vista produttivo che commerciale.<br />

Coerentemente con le fasi di attività che più spesso vengono coinvolte nell’implementazione<br />

dei processi di concentrazione, i vantaggi che più frequentemente vengono<br />

raggiunti dall’impresa cooperativa tramite queste operazioni (tabella 4.4) sono il<br />

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