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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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D’altro canto questa tipologia di rapporto sconta lunghi processi decisionali, un fattore<br />

che chiaramente si scontra con le esigenze di realtà più strutturate con un’organizzazione<br />

articolata e complessa. In queste realtà, infatti, si è consolidato un diverso<br />

modello di partecipazione dei soci all’attività della cooperativa. Da un lato, davanti<br />

alla maggiore complessità delle scelte da prendere, i soci delegano la definizione di<br />

strategia e obiettivi operativi al management dell’impresa; la base sociale viene periodicamente<br />

e costantemente informata e ad essa resta una funzione di controllo<br />

sull’operato del management tramite gli organi di rappresentanza. D’altra parte, solitamente<br />

in capo all’azienda <strong>agricola</strong> associata, nasce un nuovo e determinante ruolo<br />

e cioè quello di sostenere il percorso di sviluppo dell’impresa cooperativa tramite un<br />

analogo sviluppo dei propri processi produttivi.<br />

Se queste sono le principali caratterizzazioni dei due diversi modelli di impresa<br />

cooperativa, al loro interno l’analisi ha evidenziato dinamiche evolutive che colgono<br />

specificità e tendenze in grado di restituire un quadro meno statico e più puntuale<br />

della <strong>cooperazione</strong> agroalimentare avanzata. In linea generale, le migliori performance<br />

di impresa sono quelle registrate dalle cooperative più strutturate del nord-Italia.<br />

Tuttavia non si tratta di una dinamica comune a tutta questa tipologia di imprese: a<br />

guidare i risultati economici delle aziende non sono solo la dimensione operativa e<br />

l’assetto organizzativo del mercato, ma anche altre variabili tra cui la specifica congiuntura<br />

di settore o ancora il posizionamento su specifici mercati. Allo stesso modo,<br />

tra le cooperative di minore dimensione emerge una quota minoritaria, ma comunque<br />

significativa di imprese che riesce a sviluppare la propria attività sia in termini di<br />

fatturato che come volume degli investimenti realizzati; realtà che appaiono ricettive<br />

davanti alle dinamiche di mercato evolvendosi verso una dimensione più efficiente in<br />

grado di favorire una maggiore valorizzazione della propria attività e conseguentemente<br />

delle produzioni conferite dai soci.<br />

Accanto ai tratti comuni e caratteristici della <strong>cooperazione</strong>, la lettura approfondita<br />

del tessuto cooperativo avanzato operante nell’agroalimentare evidenzia quindi specificità,<br />

percorsi di sviluppo ed esigenze differenziate che necessariamente esigono<br />

risposte differenti anche in termini di indirizzi e strumenti di politica di settore.<br />

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